Inseguire i propri sogni non è facile, sono diverse le formule necessarie in relazione al carattere, alle circostanze di vita; certo è che, la figura dei genitori, è forse la chiave primordiale per il raggiungimento di qualsiasi obiettivo. Lo sa bene Amii Stewart, icona della musica internazionale. La cantante americana – naturalizzata italiana – ha avuto la fortuna di avere due genitori in grado di supportarla in ogni singolo passo, scelta; un fattore cruciale per il successo conseguito a ridosso degli anni.



I primi passi di Amii Stewart nel mondo della musica si collegano proprio alla figura dei genitori della cantante, in particolare al papà. Quest’ultimo iscrive sua figlia, a soli 4 anni, in una scuola di canto e ballo. Era il 1960 e grazie a quell’esperienza la cantante ha forgiato la sua passione e dato libero sfogo al suo talento. Altrettanto necessario nella sua vita è stato il legame con la mamma, un vero e proprio sia per il suo percorso umano che artistico.



Genitori di Amii Stewart, il legame viscerale con la mamma: “Mi disse: ‘Hai fatto la cosa giusta’…”.

In un’intervista rilasciata di recente a Da noi a ruota libera, Amii Stewart raccontò un particolare aneddoto legato al rapporto con sua mamma. Uno spiacevole episodio di razzismo ma che è servito alla cantante, allora nel fiore degli anni, per comprendere quanto fosse immenso l’amore della donna nei suoi confronti. Mia mamma lavorava in un grande magazzino nel Maryland, lei essendo di colore lavorava sul retro; non poteva stare a contatto con il pubblico. Un giorno la raggiunsi per prendere un paio di scarpe… Arriva la commessa e mi dice: ‘Cosa fai qui, cosa vuoi?’. Io le ho spiegato tutto ma lei mi ha ignorato tutto il tempo…”. Ad un certo punto, ha raccontato la cantante, compie un gesto istintivo per reagire a quel trattamento ingiusto: “Ho preso le scarpe e le ho lanciate in aria e le ho detto: ‘Pulisci’. Poi ho avuto paura che mia mamma potesse perdere il lavoro…. Lei mi ha stretto forte e mi ha detto: ‘Non ti preoccupare amore, hai fatto la cosa giusta, se mi licenziano andiamo via insieme’…”.

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