E’ stata rilasciata dalla polizia Aminata Diallo, la 27enne calciatrice del Paris Saint Germain femminile, sospettata di aver dato mandato a due tizi di pestare la compagna di squadra Kheira Hamraoui, di modo da rubarne il posto in squadra e in nazionale. La ragazza è stata scarcerata senza alcuna accusa formale prima che scadessero i termini della custodia cautelare (la deadline era ieri mattina, venerdì 12 novembre), ma l’indagine non si ferma. Come riferisce il Corriere della Sera, infatti, Aminata Diallo resta coinvolta, anche se gli indizi emersi a suo carico non sarebbero sufficienti da prendere provvedimenti restrittivi come appunto un arresto.



Non convince, in particolare, quello strano tragitto che la 27enne del Psg ha scelto per riportare a casa in macchina la 31enne compagna di spogliatoio; inoltre, cosa ancora più sospetta, nel punto dell’aggressione la Diallo avrebbe rallentato di molto, favorendo quindi l’entrata in scena dei due aggressori a volto coperto che hanno fatto fermare l’auto, hanno preso la Hamraoui buttandola a terra, per poi colpirla a sprangate. Gli investigatori si domandano anche perchè i due tizi avrebbero picchiato solo la 31enne e non la sua collega.



CASO DIALLO, HAMRAOUI PSG: SPUNTA ANCHE UN PRESUNTO AMANTE DELL’AGGREDITA

Restano comunque aspetti favorevoli alla stessa calciatrice in precedenza arrestata, a cominciare dal fatto che durante gli interrogatori è apparsa molto solida nel garantire la propria innocenza e rifiutando perfino di chiamare l’avvocato per ben due volte: ha risposto a tutte le domande degli inquirenti, collaborando con essi.

Da segnalare che anche nei confronti dell’altra persona arrestata, un amico già in carcere a Lione, non sono emerse prove schiaccianti. Questi, sempre come scrive il Corriere.it, sarebbe il presunto amante della Hamraoui per tre anni, che avrebbe fatto delle telefonate di minacce all’ex alle tre compagne del Psg che erano con lei in macchina al momento dell’aggressione. Insomma, un mistero tutt’altro che semplice: il giallo sembra davvero infittirsi…