Una riunione straordinaria si sarebbe potuta trasformare in tragedia in un palazzo a Torino, dove un amministratore di condominio, riporta Ansa, avrebbe tentato di dar fuoco a un avvocato presente all’assemblea al culmine di una lite. I due, secondo la ricostruzione, non sarebbero nuovi a episodi di attrito e diverbi, ma l’episodio registrato poche ore fa avrebbe dato un impulso diverso e ben più grave alla storia finendo per vedere il presunto aggressore indagato per l’ipotesi di tentato omicidio.
L’amministratore di condominio a cui si attribuisce il fatto, secondo quanto riporta ancora l’agenzia di stampa, sarebbe stato arrestato dopo l’allarme lanciato alle forze dell’ordine da alcuni dei presenti. Da quanto appreso, il fatto si sarebbe verificato in un locale di zona Falchera, zona periferica del capoluogo piemontese, dopo una lite condita di reciproche accuse e che sarebbe ben presto degenerata nell’epilogo approdato sulle cronache. Il legale avrebbe accusato l’amministratore di condominio di appropriazione indebita di alcune somme di denaro che sarebbero mancate alla gestione del condominio e avrebbe innescato la reazione violenta dell’uomo. A salvarlo da conseguenze potenzialmente gravissime, il difetto dell’accendino che sarebbe stato utilizzato per cercare di appiccare le fiamme.
Amministratore di condominio tenta di dar fuoco all’avvocato durante una riunione: la ricostruzione del caso
La vicenda, riportata dalle agenzie di stampa in queste ore, si sarebbe potuta trasformare in una tragedia e almeno due elementi avrebbero permesso all’avvocato aggredito di salvarsi da un epilogo drammatico. Anzitutto l’intervento immediato di alcuni dei condomini presenti all’assemblea straordinaria all’interno del locale periferico in cui si sarebbero svolti i fatti, che avrebbero bloccato l’amministratore di condominio per placare la sua furia nelle concitate fasi dell’aggressione. Poi un accendino difettoso che non avrebbe funzionato dopo che l’amministratore di condominio avrebbe gettato dell’alcol addosso all’avvocato.
L’assemblea in questione, riporta Il Corriere della Sera, si sarebbe tenuta mercoledì scorso e avrebbe preso una piega spaventosa dopo che alcuni condomini, alla presenza dell’avvocato, avrebbero chiesto all’amministratore di giustificare alcune presunte anomalie nei conti che da tempo alimenterebbero dubbi e sospetti circa il suo operato. L’uomo avrebbe reagito immediatamente, ricostruisce il quotidiano, afferranaod la sua borraccia termica e versando il contenuto addosso al legale, un 56 anni incaricato di fare luce sulla gestione dello stabile. “Pensavo fosse acqua – ha raccontato il professionista al Corriere -, ma quando l’ho visto impugnare un accendino da cucina ho capito che si trattava di un liquido infiammabile. Ero sorpreso, poi qualcuno mi ha gridato ‘Scappa, sei bagnato’, e allora mi sono alzato e l’ho allontanato. L’accendino non ha funzionato, per fortuna. O meglio, ha fatto solo la scintilla, ma se fosse stata benzina le cose sarebbero andate diversamente“.