Probabile rivoluzione ad Amsterdam per quanto riguarda i suoi famosi coffee shop dislocati presso la città dei mille canali: si starebbe pensando di chiuderli agli stranieri. I negozi dove è possibile acquistare cannabis (in Olanda non vi è alcuna legge che vieti l’utilizzo di droghe leggere), potrebbero infatti abbassare le serrande ai turisti, così come proposto dalla prima cittadina di Amsterdam, Femke Halsema.



Ne hanno già discusso in consiglio comunale e l’idea messa sul tavolo dalla 54enne politica olandese avrebbe già trovato l’accoglimento della polizia e della magistratura locale. Se la legge dovesse passare, nei famosi coffee shop di Amsterdam potranno recarsi solo i residenti, mentre i milioni di turisti stranieri che visitano l’Olanda anche per quei negozi particolari, saranno costretti a rimanere fuori.



COFFEE SHOP CHIUSI AD AMSTERDAM PER TURISTI STRANIERI: LA SECONDA SVOLTA DOPO IL QUARTIERE A LUCI ROSSE

Ma perchè questa decisione decisamente storica? Secondo Halsema i numerosi turisti stranieri che si recano ad Amsterdam per acquistare marijuana, rappresentano una ghiotta clientela anche per tutti coloro che spacciano droghe pesanti, assolutamente vietate anche in Olanda, e altre forme di criminalità, così come riferisce l’Huffington Post: “Il mercato della cannabis è troppo grande e surriscaldato – le parole del sindaco – voglio restringere il mercato della cannabis e renderlo gestibile. Il requisito della residenza è di vasta portata ma non vedo alternative”. A breve la legge verrà discussa anche con gli esercenti, che ovviamente non saranno felici di vedere le proprie entrate ridotte di molto, e nel contempo, verrà stilata una tabella di marcia di modo che le restrizioni possano entrare in vigore già a partire dal prossimo anno, 2022. Quando la legge diverrà ufficiale rappresenterà una seconda svolta importante per Amsterdam dopo che il primo gennaio 2019 era stato chiuso il famoso quartiere a luci rosse al turismo organizzato: “Non consideriamo opportuno che i turisti sbircino le lavoratrici del sesso – aveva dichiarato a riguardo il vicesindaco Udo Kock – non vogliamo solo impedire il sovraffollamento nel quartiere a luci rosse ma anche la mancanza di rispetto nei confronti delle lavoratrici del sesso”.

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