La caccia ad Amuchina e gel disinfettanti è solo uno degli effetti della psicosi da Coronavirus. Le farmacie, non solo i supermercati, sono state prese d’assalto in tutta Italia, così questi prodotti sono diventati praticamente introvabili. Questo ha spinto molte persone a riversarsi su Internet alla ricerca di soluzioni “fai da te”, ricette per realizzare in casa questi prodotti, fantomatiche guide con cui prodursi in casa tali sostanze nella convinzione di potersi trasformare in “piccoli chimici”. La realtà però è spesso ben lontana da ciò che viene diffuso via Facebook, WhatsApp e altri social network. È quindi molto pericoloso sostituirsi ad esperti, che se vengono chiamati tali è, ad esempio, per lo studio e il lavoro che c’è dietro la loro attività e il ruolo che ricoprono. A loro abbiamo deciso di affidarci per sfatare definitivamente il “mito” delle ricette fai da te con cui provare a realizzare sostituti di Amuchina gel e altri disinfettanti per le mani.
Partiamo dai rischi. Confondere l’acqua bollita con quella che bolle rischia di farvi produrre esalazioni che possono intossicare o rivelarsi letali in certi casi. Avere a che fare con sostanze infiammabili, che sono potenzialmente tossiche, non è quindi una buona idea, soprattutto se non avete a disposizione laboratori specializzati che rispettano determinati standard per quanto riguarda le disposizioni in materia di sicurezza e ventilazione. Circolano in rete ricette per le quali bisogna mescolare acqua con candeggina, un prodotto a base di ipoclorito di sodio la cui funzione è quella di disinfettare superfici come pavimenti e lavelli, non le mani. Bisogna poi considerare il fatto che questi composti, se a basse concentrazioni, hanno breve efficacia. Peraltro, possono risultare anche irritanti per la pelle se le concentrazioni non sono corrette. Piuttosto che creare intrugli potenzialmente tossici, potete affidarvi a farmacie che offrono preparazioni galeniche, l’unica possibilità terapeutica quando l’industria farmaceutica non riesce a soddisfare particolari bisogni.
La dottoressa Raffaella Ferrari, della storica farmacia Ambreck di Milano, a tal proposito ci spiega in esclusiva: «Tenuto conto delle sostanze utilizzate e della necessità di adottare alcune precauzioni nella preparazione oltre ad avere conoscenza della tecnica farmaceutica, in nessun caso consiglierei di prepararle in casa, ma di rivolgersi sempre alle farmacie». A proposito “dell’assalto” all’Amuchina e gel disinfettanti per le mani, ha confermato l’attuale mancanza: «Verosimilmente non sarà disponibile per circa un mese visto che è in produzione». Per questo le farmacie si stanno dotando di gel igienizzanti con formula simile. «Si possono trovare in farmacia, anche se con andamento alterno. Noi oggi pomeriggio ne riceveremo circa tremila pezzi», ha aggiunto la dott.ssa Ferrari. Ma i laboratori delle farmacie galeniche possono anche preparare gel igienizzanti mani. «La formula più utilizzata è di un gel contenente alcool al 65%. In alternativa si possono preparare una soluzione a base di etanolo al 60% v/v e una di ipoclorito di sodio 1%».
Come confermato dal delegato regionale pugliese del SIFAP (Società Italiana Farmacisti Preparatori), Dr. Michele Dalfino Spinelli, «si fa riferimento alle formule che si trovano nelle farmacopee europee». Il preparato, che in questo caso è definito “officinale”, può essere quindi dispensato senza ricetta medica. Lo stesso Dr. Dalfino Spinelli ci ha parlato della Farmacopea Britannica, dove sono presenti alcune monografie di soluzioni cutanee che sono adatte appunto alla disinfezione delle mani.
A titolo esemplificativo riportiamo le due formule che entrambi gli esperti ci hanno fornito.
Etanolo diluito
“Etanolo 60% V/V diluire 623 mL di Etanolo 96% V/V fino a 1000 mL con acqua purificata”.
Monografia Dilute Ethanols BP
Esempio preparazione per 100 mL
Etanolo 96% 63 mL
Acqua depurata 37 mL
Si può anche preparare una soluzione diluita densa gelificandola con appropriato gelificante (es. idrossipropilcellulosa o idrossieticellulosa all’1%).
Sodio ipoclorito diluito soluzione cutanea
“Soluzione acquosa cutanea di sodio ipoclorito contenente l’1% m/m di cloro disponibile. Può contenere adatti agenti stabilizzanti e cloruro di sodio. Deve essere conservata in contenitori ben chiusi e protetti dalla luce, a temperatura inferiore a 20°C e lontano da sostanze acide”.
Monografia Dilute Sodium Hypochlorite Solution BP
Esempio preparazione per 100 g
soluzione di ipoclorito di sodio al 15% m/m 6,7 g
acqua depurata 93,3 g
In merito alla preparazione di questi preparati, il Dr. Michele Dalfino Spinelli ha sottolineato quanto consigliato dalla collega Dott.ssa Raffaella Ferrari, cioè la necessità di «affidarsi a esperti che hanno gli strumenti adatti, oltre che le competenze, per trattare e dosare determinate sostanze». Non è un caso se nel documento pubblicato dall’Oms, e che viene diffuso in rete come se fosse la ricetta per preparare una pizza, si fa riferimento al “pharmacy bench” come luogo di preparazione. E questo è un dettaglio tutt’altro che secondario, perché è indispensabile un banco da lavoro farmaceutico, non la cucina di casa.
(Silvana Palazzo)