Com’è morta Amy Winehouse? I dettagli sulla sua morte

Amy Winehouse, la grandissima cantautrice britannica di Back to Black è morta all’età di 26 anni a Londra nel suo appartamento. Era il luglio del 2011 quando Amy è morta guardando se stessa e i suoi videoclip su YouTube. Un cocktail di alcol e droga è stato dannoso per la giovanissima artista che è stata trovata morta nel suo appartamento di Camden Town a Londra. L’eccesso di alcol, così tanta da superare di cinque volte il limite consentito per chi guida, è stata la causa del decesso, anche se la guardia del corpo ha raccontato dei dettagli sulle ultime ore di vita della cantante. Andrew Morris, che faceva la scorta ad Amy, aveva un bellissimo rapporto con la cantante quasi come se fossero fratello e sorella.



L’ultima notte in vita di Amy Winehouse sembrava una delle tante come ha raccontato la guardia del corpo: “sembrava la stessa di sempre, non si comportava in modo diverso dal solito”. Solo un particolare però colpì Morris: Amy ha trascorso tutta la serata a guardare le sue immagini e i suoi video su YouTube “non glielo avevo mai visto fare prima, non era una sua abitudine”.



Amy Winehouse: “non voleva uccidersi”

Andrew Morris, la guardia del corpo di Amy Winehouse, la mattina dopo l’ha ritrovata a letto, ma credeva stesse ancora dormendo. Successivamente ad un secondo controllo ha notato che la cantante era nella stessa medesima posizione di prima e si è giustamente preoccupato. A quel punto le ha testato il polso e non ha sentito alcun battito. Poi la terribile scena:  varie bottiglie vuote di vodka nella stanza. Oramai era impossibile salvarla. La cantante era svenuta per un eccesso di vodka, anche se il suo desiderio non era togliersi la vita.



Cristina Romete, il suo medico personale, disse: “Amy mi disse specificatamente che non voleva uccidersi, non voleva morire. Era stata avvertita dei rischi che correva con l’alcol. Purtroppo non è stata capace di fermarsi da sola. E non c’era nessuno con lei quella sera in grado di aiutarla. A parte la guardia del corpo, al piano di sotto, inconsapevole del dramma che si stava svolgendo”.