Sono passati esattamente dieci anni da quel tragico 23 luglio 2011, quando Amy Winehouse venne trovata morta nel letto di casa sua a Londra. Aveva solo 27 anni e questo la portò ad aggiungersi alla lista degli artisti colpiti dalla “maledizione del 27”, tutti accomunati dalla prematura scomparsa a quell’età. A causare la morte della regina del soul bianco, come attestato dagli esami tossicologici, fu l’alcol: erano risaputi i suoi problemi legati alla tossicodipendenza e i test rivelarono che a colpirla fu uno shock chiamato “stop and go”, dovuto all’assunzione di una massiccia dose di alcol dopo un lungo periodo di astinenza.
L’incredibile carriera di Amy Winehouse era iniziata solo qualche anno prima, nel 2003, con la pubblicazione del suo album d’esordio “Frank“. È stato però “Back to Black” del 2007 a regalarle il successo mondiale: con i singoli “Rehab“, “Love is a Losing Game” e l’omonima traccia ha scalato classifica dopo classifica, raggiungendo anche la vittoria di ben cinque Grammy Awards, tra i quali il Best New Artist. Il brano “Rehab” fu il primo estratto dal disco e tuttora rimane uno dei suoi più conosciuti; scritto dalla stessa Winehouse, parla del suo rifiuto di disintossicarsi dall’alcol, come i suoi manager le avevano richiesto.
Amy Winehouse per gli altri artisti
La musica di Amy Winehouse ha influenzato diversi artisti in tutto il mondo e continua a essere fonte di ispirazione per i lavori musicali in circolo oggi. Tra i nomi maggiormente coinvolti ci sono Adele, Rebecca Ferguson, Caro Emerald, Duffy, Alessia Cara, Lana Del Rey, Lily Allen, Paloma Faith. Con Adele e Duffy, inoltre, Winehouse era considerata una delle esponenti della nuova generazione del soul bianco. In Italia, grandi seguaci della cantante sono invece Nina Zilli, che la ricorda anche un po’ nello stile, e Noemi, la quale ha dichiarato che “il mio più grande rimpianto è non averla mai ascoltata dal vivo, lei era un’icona irraggiungibile”.
Un’altra cantante di fama internazionale che ha parlato di Amy Winehouse con grande stima è stata Rihanna. Dichiarò di essere una sua grande ammiratrice e che le avrebbe fatto piacere scrivere una canzone insieme a lei, magari un inno femminista. Anche la cantautrice Imany, nota per il brano “You Will Never Know”, non ha mai nascosto di essere stata ispirata dalla Winehouse. A sua volta, Amy è stata profondamente influenzata dalla musica Motown, e, prima fra tutte, da Diana Ross.