Il caso di Anna Bettozzi, in arte Ana Bettz – cantante, ballerina e imprenditrice – è approdato ieri sera nel corso della nuova puntata di Non è l’Arena, la trasmissione di Massimo Giletti in onda su La7. La donna è finita al centro di un’inchiesta per riciclaggio che vedrebbe una connessione con la camorra, accuse gravissime ma fortemente respinte dalla donna oggi in carcere. A finire in questa storia è però anche un altro noto protagonista del piccolo schermo, l’attore Gabriel Garko, al momento non indagato. L’attore è stato intercettato dalla Guardia di Finanza: Ana avrebbe voluto trasformare Garko nell’uomo immagine della sua società petrolifera ma il contratto da 250 mila euro Garko lo volesse in parte in nero, pari – si dice – a 150 mila euro.
Ad intervenire nello studio di Non è l’Arena è stato il giornalista Nello Trocchia: “Secondo gli inquirenti dovevano occultare la provenienza illecita dei soldi perchè loro avevano costruito una macchina perfetta, evadevano le imposte, il pagamento delle accise e per questo episodio la Bettz venne indagata per autoriciclaggio”. Per occultare la provenienza illecita sarebbero stati impiegati quei soldi per una sponsorizzazione, in parte pagata in nero secondo gli inquirenti.
ANA BETTZ E L’OMBRA DEL CLAN MOCCIA
A spingere gli inquirenti ad indagare sarebbe stata anche una intercettazione di Ana Bettz con sua sorella Piera nella quale la donna avrebbe fatto una sorta di ammissione: “A Piè, io dietro c’ho la camorra! Tu dove caz… vai… Te stanno a pijà per il c*lo… Cioè questi stanno… Lo sai quanto c’ha in giro Felice (…) Sai quanto c’ha in giro! Quindici milioni al giorno, quell’altro cinque milioni, io altri cinque e insieme c’abbiamo 15 e 10, 25/30 milioni al giorno! Tu dove cazzo vai? (…) Sei responsabile sempre te… Tu la legge, ti danno l’associazione…”. Secondo Nello Trocchia, la camorra che ha dietro la Bettz sarebbe una camorra di primo piano nello scacchiere criminale nazionale non campano, “non sono solo i Casalesi. Anna Bettz ha dietro il clan Moccia, uno dei più potenti clan nazionali”, ha spiegato. Secondo gli inquirenti Antonio Moccia sarebbe l’uomo che drena risorse economiche nella società di Anna Bettz.
ANA BETTZ E L’INTERVISTA DI NELLO TROCCHIA
In una occasione Ana Bettz fu fermata durante un controllo e ritrovata in possesso di 300 mila euro nascosti in uno stivale. Nello Trocchia la intervistò per “Domani”: Ana raccontò di essere andata via dall’Italia subito dopo la morte del marito, per un periodo a Milano. A suo dire quelli erano soldi dell’eredità. Eppure sebbene la morte del marito fosse avvenuta nel 2018, la donna venne fermata un anno dopo in possesso di quei soldi mentre stava per recarsi all’estero. “Non erano soldi che stavo portando all’estero, siamo gli sponsor del Festival di Cannes”, dichiarò, “Non portavamo all’estero nulla. Dovevamo pagare tutte le spese della sicurezza ecc…”. Quei soldi, a suo dire, sarebbero andati alla società organizzatrice del Festival, dunque la Maxpetroli era sponsor del Festival di Cannes. Già all’epoca, mentre realizzava questa inchiesta, a Trocchia era arrivata la segnalazione dei rapporti con la camorra e con i Moccia che però lei aveva negato.