È in corso una raffica di arresti in mezza Italia contro il mondo degli anarchici sulla scia dei violenti cortei di Torino lo scorso 9 febbraio, a seguito del maxi sgombero del centro sociale Asilo occupato dal mondo anarchico addirittura dal 1995. Le indagini durate mesi per poter identificare tutti i responsabili dei danni e disagi procurati alla città di Torino, hanno coinvolto le questure di Milano, Ravenna, Sassari, Trento e Cuneo: i reati contestati ai vari arrestati in questi minuti vanno dalle lesioni aggravate, alla resistenza a pubblico ufficiale a danneggiamento e imbrattamento. Sotto la guida della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, sono in corso anche parallele perquisizioni per scoperchiare altri ambienti vicino agli anarchici con possibili nuovi nascondigli e centri di raccolta dell’arsenale in dote ad alcuni centri sociali,
ARRESTI CONTRO ANARCHICI: BLITZ IN TUTTA ITALIA
Gli arresti di oggi si aggiungono agli 11 già effettuati direttamente la sera dello sgombero dell’Asilo, che avevano provocato guerriglia urbana a Torno con danni, bombe carta lanciate contro polizia e negozi e disagi massimi per la popolazione torinese asserragliati per ore con le strade occupate dai cortei di protesta. Come ricorda La Stampa, dopo la liberazione dell’Asilo, gli anarchici scappati avevano occupato la scuola di via Tollegno: solo nello scorso luglio sono stati mandati via anche da quel centro e dispersi in varie città d’Italia. I danni provocati e segnalati dalla Questura di Torino furono: lancio di bombe carta, muri imbrattati, cassonetti in fiamme, mezzi pubblici danneggiati e ovviamente anche scontri con le forze dell’ordine. Dopo quello sgombero voluto tanto dal sindaco Appendino quanto dall’allora Ministro dell’Interno Matteo Salvini, entrambi furono oggetti di attacchi minatori via web con tanto di scorta aggiunta al sindaco di Torino per «minacce anarchici contro la sua persona».