Si chiama “Anastasia” ed è una setta di origine russa sulla quale per anni Silvio Duwe, giornalista tedesco, ha indagato. Si tratta di una vera e propria comunità di esoterici ed ecologici cripto nazisti sempre più in voga anche in Germania. Nel corso della sua inchiesta Duwe ha dovuto sorbirsi le strampalate teorie di uno dei capi della setta, tale Frank Willy Ludwig, dalla “legge della purezza del sangue” agli ariani che sarebbero dotati di sedici canali di comunicazione. Sempre secondo Ludwig gli ariani sarebbero extraterrestri arrivati sulla terra dalla costellazione del Piccolo carro. Come ha giustificato invece il suo saluto con il braccio teso? “E’ un saluto al sole degli antenati”, ha ammesso. La setta che si sta sempre di più diffondendo tra le sperdute campagne tedesche, come documenta Repubblica, prenderebbe il via da una popolare serie di romanzi dal titolo “Anastasia – Figlia della taiga”, scritta dal russo Vladimir Megre. Oltre alle vicende di una giovane donna bionda dal corpo perfetto che vaga per i boschi parlando con gli animali, Megre narra anche degli ebrei descritti come “bio-robot” che con “l’aiuto della stampa” controllerebbero denaro e “diversi Paesi”. Questo romando è diventato una sorta di “bibbia” della setta Anastasia.
ANASTASIA, SETTA BIO-NAZISTA DILAGA IN GERMANIA
Markus Krause e la moglie Iris, insieme ad alcuni adepti della setta Anastasia si sono trasferiti nel 2014 a Grabow, nei pressi di Berlino, dove intendono creare un villaggio chiuso in cui i bambini vengono isolati secondo quanto previsto dai dettami criptonazisti ed esoterici della comunità. Si tratta della comunità più grande di “anastasiani” in Germania dove ormai però sono diffuse soprattutto nelle zone rurali. Gli adepti sono soliti andare in giro vestiti come un mix tra hippie e contadini medievali. Nel 2015 si è iniziato a parlare di loro per via delle manifestazioni contro i migranti. Hanno tentato miseramente di fondare una scuola e successivamente hanno impedito ai loro figli di andare in quelle pubbliche. Laura Schenderlein, storica ed esperta di estremismo di destra, al Tagesspiegel ha spiegato: “si tratta di sottrarli all’ambiente della società democratica, educarli nella propria ideologia”. Gli adepti di Anastasia – circa 3000 – hanno anche un canale Telegram chiuso in cui si scambiano consigli su telepatia, teletrasporto, chiaroveggenza e altre pseudoscienze. Tuttavia ciò che scandalizza sono le numerose comunità apparentemente “innocue” ma dietro le quali si celano ideologie omofobe, razziste e antisemite. Non mancano i siti dei patiti anastasiani dalle loro teorie folli come guarire dal cancro scavando nel bosco un buco di 15 centimetri e facendo un infuso con la terra, ma solo se profuma di bosco. La setta ha ovviamente una teoria tutta propria sul Coronavirus che per loro semplicemente non esiste. “Ciò che la gente chiama coronavirus, caro Vladimir, non è altro che sostanza mentale vivente”, avrebbe detto la Anastasia del romanzo che lo scorso giugno avrebbe parlato con il suo autore. A suo dire, “creature invisibili” avrebbero costretto gli esseri umani “a fermare le loro dannose produzioni” e a “isolarsi”.