Anastasio torna sul palcoscenico di X Factor 2019 nella puntata di giovedì 28 novembre 2019. Il rapper, vincitore dello scorso anno, è reduce da un lunghissimo tour estivo che l’ha portato ad esibirsi in giro per l’Italia. Non solo, visto che il rapper ha lavorato in questi mesi anche ad un nuovo album di inediti in uscita nel 2020. Intanto a sorpresa il rapper regalerà un piccolo anticipo del suo nuovo progetto discografico proprio sul palco di XF13 dove canterà “Il fattaccio del Vicolo del Moro“, un brano liberamente ispirato al celebre monologo del 1911 del poeta romano Amerigo Giuliani conosciuto con il nome di “Er Fattaccio” e interpretato in passato anche da Gigi Proietti. Si tratta della confessione in prima persona di un assassino interpretato con delicatezza ed intensità dal giovane rapper che si è occupato del testo, ma anche delle melodia. La produzione artistica del brano, invece, è affidata ai rapper Slait e Stabber e Alessandro Treglia.



Anastasio: “urlo per comunicare meglio le mie frustrazioni”

Il vincitore della scorsa edizione di X Factor 2019 è uno dei rapper più interessanti del panorama musicale italiano. Ad un anno dalla vittoria, Anastasio torna da vero protagonista sul palcoscenico di XF13 per presentare un brano apripista del nuovo album discografico che vedrà la luce solo nei primi mesi del 2020. Durante una lunga chiacchierata col Corriere, il rapper ha spiegato perchè urla quando canta: “così comunico meglio le mie frustrazioni. Tra pochi anni magari smetterò, per il momento è uno sfogo”. A chi lo inquadra solo come X Factor dice: “il pubblico conosce soltanto una parte di me, l’immagine idealizzata. Tutti pensano ad esempio che a “X Factor” io abbia sparato tutte le mie cartucce per battere la concorrenza con il brano “La fine del mondo”. Invece non è così, ho messo in campo soltanto una percentuale del mio potenziale”. Il rapper ha poi parlato dell’ultimo singolo “Correre” che ha presentato lo scorso anno sul palcoscenico di Sanremo. Una canzone importante in cui scrive: “tuo figlio idolatra un idiota che parla di droga e di vita di strada” che ha creato non poche polemiche.

Anastasio: “Ho paura di un tempo senza identità”

Parlando proprio del singolo Correre, Anastasio ha precisato al Corriere: ” io non ce l’ho mica con i rapper o i trapper, piuttosto me la prendo con i genitori che non si accorgono che i loro figli non hanno più modelli positivi con cui confrontarsi. Dovrebbero fare i genitori, non gli amici, discutendo con loro della totale mancanza di spessore di Sfera Ebbasta: dimostrarsi complici, condividendo questa passione giovanile, non produce nulla di buono. Gli eroi di un tempo non esistono più, oggi sono diventati di carta, e con i figli bisognerebbe parlare anche di questo”. Il rapper non nasconde di avere nostalgia dei tempi passati, in un mondo che oggi corre così veloce e ci vede tutti connessi ed interconnessi ad uno smartphone. Nel brano, infatti, urla: “passo giornate ad aggiornare una pagina solo per vedere chi mi ama e chi no. Bruciano gli occhi, lo schermo mi lacera, guardo la vita attraverso un oblò”. Un grido reale di un mondo dove la sostanza sempre essere diventata materia sconosciuta.