Anche il vaccino può dare origine al Long Covid. È quanto è stato osservato in uno studio americano condotto da scienziati di Boston, Philadelphia, Baltimora e Bethesda e pubblicato in versione pre print a maggio su Medrxiv. I risultati sono riportati sull’edizione de “La Verità” in edicola oggi, martedì 21 giugno 2022: fra gennaio e settembre 2021 “23 persone dai 27 ai 71 anni (età media 40), quasi tutte donne, entro 21 giorni dalla vaccinazione anti-Covid avevano mostrato polineuropatia, ovvero malfunzionamento simultaneo di molti nervi periferici in tutto il corpo. Il 39% ha sviluppato i sintomi dopo la seconda dose. I vaccini erano stati soprattutto di Pfizer (in dodici persone) e Moderna (in nove), due cittadini avevano ricevuto rispettivamente Janssen e Astrazeneca. Nessuno di loro aveva precedenti malattie neurologiche, eppure dopo la somministrazione tutti accusavano gravi parestesie del viso e/o degli arti da moderate a gravi e/o sensazioni di bruciore sia agli arti superiori sia inferiori”.
Non solo: per nove di loro ci sono stati “problemi alla bocca, al viso, sul cuoio capelluto. Il 61% presentava sintomi ortostatici, intolleranza al calore e palpitazioni, che solitamente colpiscono chi è stato infettato dal virus. Il 52% dei pazienti aveva evidenze obiettive di neuropatia delle piccole fibre, del sistema nervoso periferico, per la quale la diagnosi non è facile. La conclusione dello studio è che le risposte immunitarie della proteina anti Spike possono collegare sindromi post Covid e post vaccino”.
“VACCINO CAUSA LONG COVID”: IL PARERE DEL PROFESSOR DE MARIA
Secondo “La Verità”, anche il professor Andrea Francesco De Maria, esperto di malattie infettive dell’Università di Genova, ha colto problemi neuropatici in pazienti italiani post vaccino, che potrebbe innescare il Long Covid. In una lettera pubblicata sul “New England Journal of Medicine”, l’esperto ha dichiarato: “Negli ultimi tre mesi, ho assistito cinque pazienti che hanno avuto gravi eventi avversi post vaccino che hanno coinvolto i nervi periferici. Quattro dei pazienti presentavano una grave neuropatia periferica con deficit della percezione sensoriale e dolore agli arti; due pazienti avevano una paralisi, con guarigione parziale dopo 12 e 8 mesi. Un paziente presentava tinnito (ronzio, fischio) persistente di circa 50 decibel, 500 Hz, in entrambe le orecchie. Tutti e cinque i casi si sono verificati entro 24- 36 ore dopo la prima dose di Pfizer Biontech in pazienti senza una storia di reazioni al vaccino o di malattie autoimmuni o demielinizzanti”.
L’infettivologo ha quindi suggerito che “la possibilità che gli anticorpi anti idiotipi o altri meccanismi immunomediati che prendono di mira la neuropilina 1 possano essere coinvolti in complicazioni correlate al vaccino, comprese le sequele neurologiche, dovrebbe essere considerata durante le valutazioni cliniche e studiata per migliorare gli attuali vaccini”. Si tratterebbe, in altri termini, di effetti indotti da anticorpi per Spike.