Valorizzare e promuovere sistemi alimentari locali, di qualità e sostenibili. È questo il cuore del protocollo d’intesa appena siglato tra Anci e Slow Food Italia. Due i caposaldi principali su cui si fonda l’accordo. Il primo corrisponde all’educazione alimentare. In questa direzione si pongono innanzitutto le iniziative che puntano allo sviluppo di Food Policies più eque, inclusive e sostenibili, a partire dalle attività nelle scuole. Come anche si inseriscono le buone pratiche legate alla salvaguardia dei legumi e alla promozione del loro consumo come principale fonte proteica, grazie ai produttori della rete Slow Beans e alla campagna realizzata dall’associazione della Chiocciola con diverse municipalità italiane, Let it Bean!. 



Il secondo cardine dell’accordo rimanda invece alle attività pensate per coniugare lo sviluppo economico con i principi di equità e coesione delle comunità. L’intesa mira infatti alla valorizzazione di progetti virtuosi di innovazione sociale in agricoltura, all’attuazione di iniziative di sensibilizzazione e contrasto del caporalato e dello sfruttamento lavorativo in agricoltura e alla messa a sistema di attività volte all’inclusione sociale di nuovi cittadini. 



“Con questa iniziativa – evidenzia Stefano Locatelli, vicepresidente Anci e delegato all’Agricoltura e alla tutela e promozione delle tipicità – vogliamo mettere a sistema modelli di intervento e collaborazione fra enti locali e produttori che a livello locale, in alcuni casi anche con il supporto dell’Anci regionale, hanno già portato a dei risultati importanti”.

Ma la portata dell’accordo promette di andare anche oltre. “Il protocollo tra Anci e Slow Food Italia – commenta Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia – costituisce un potenziale punto di svolta per rispondere alle sfide che ci impongono le attuali crisi climatiche, ambientali, economiche e sociali. È grazie allo sviluppo e alla promozione di queste iniziative che possiamo agire localmente per determinare un effettivo cambiamento del sistema alimentare nel suo complesso e intervenire lungo tutta la filiera, dalla produzione alla distribuzione, al consumo. Lavorare con Anci sulla base di principi condivisi, ci permette di raggiungere una fetta ancora più ampia della società civile, avviare e rafforzare iniziative di sensibilizzazione che hanno il cibo come chiave di volta per la costruzione di un futuro migliore”. 



Il percorso intrapreso con questo protocollo troverà un momento di riflessione e sintesi a Torino, dal 22 al 26 settembre 2022, in occasione del prossimo Terra Madre Salone del Gusto. Durante l’evento, Anci accenderà infatti i riflettori sulla “rigenerazione”, tema della XIV edizione della manifestazione organizzata da Slow Food, Regione Piemonte e Città di Torino, grazie al contributo dei Comuni italiani più virtuosi in tema di sostenibilità.

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