Tragedia della solitudine ad Ancona, dove un anziano morto da anni è stato trovato mummificato in casa. Stando ad una prima ricostruzione dei carabinieri, l’uomo di 72 anni, trovato nel letto della sua abitazione in via Urbino, sarebbe morto addirittura nell’estate del 2018, ma nessuno lo ha ha cercato. La data di morte è stata presunta da alcuni indizi ritenuti di un certo rilievo, stando a quanto riportato da Quotidiano Nazionale. Nell’abitazione, ad esempio, è stato trovato un calendario fermo alla pagina del 2018. Inoltre, nell’estate di quell’anno l’anziano è stato cercato l’ultima volta dal fratello, che vive a Roma e con cui non aveva rapporti molto stretti. Il fratello aveva provato ripetutamente a chiamarlo, ma il telefono era staccato. L’utenza però era ancora in uso e risultava valida, verosimilmente però non era stata usata da anni.



La scoperta horror è stata fatta venerdì dai vigili del fuoco di Ancona e dai militi della Croce Gialla. Dopo la segnalazione di una probabile persona morta all’interno dell’appartamento, i pompieri hanno fatto irruzione all’interno. Era stato il fratello del 72enne a chiamare il 112, avendo il forte sospetto che fosse successo qualcosa. Infatti, l’uomo era arrivato da Roma in mattinata e aveva inserito un biglietto sotto la porta dopo aver bussato a lungo.



ANZIANO TROVATO MUMMIFICATO AD ANCONA, DISPOSTA AUTOPSIA

Dopo che è scattato l’allarme, è stata fatta la macabra scoperta. Il magistrato di turno ha disposto l’autopsia sul cadavere del 72enne. Secondo quanto evidenziato da Quotidiano Nazionale, tramite l’esame dei tessuti, dei liquidi rimasti e delle ossa sarà possibile risalire in qualche modo al periodo della morte. Per ora i carabinieri avrebbero in mano degli indizi pesanti, ma vanno effettuati altri accertamenti e approfondimenti per chiudere il cerchio. Ad esempio, la domiciliazione delle utenze (quindi da quanto tempo non venivano pagate le bollette) e conti correnti (assenza totale o meno di movimenti bancari).



Da un primo sopralluogo è emerso che la casa era in perfetto ordine, quindi tutto sarebbe rimasto come l’anziano l’aveva lasciata prima di essere verosimilmente colto da un malore nel sonno. Non ci sono dubbi, infatti, riguardo la causa naturale della morte, come non ci sono elementi per valutare altre ipotesi. Il problema è che nessuno si sia accorto di nulla. I vigili del fuoco sono dovuti intervenire con i respiratori a causa del fetore proveniente dalle stanze, ma non era comunque eccessivo.

IL FRATELLO “ANCHE COLPA MIA, MA I VICINI…”

«Mi tremavano le gambe quando sono entrato in casa. Non potevo credere che mio fratello fosse morto. È stato terribile, dopo tutto questo tempo in cui tra noi è calato il silenzio», racconta Marco Guidi, fratello dell’anziano trovato morto col corpo mummificato. I due non si parlavano da anni, per questo il fratello si sente responsabile di questa tragedia: «Quanto è successo è anche colpa mia, ma com’è stato possibile che i vicini di casa all’epoca non si siano accorti della sua morte?». Partito da Roma per trascorrere del tempo insieme al fratello, non poteva immaginare questa tragica storia: «Tant’è che le chiavi della casa di Gianni qui ad Ancona non le avevo prese. Gli volevo fare una sorpresa, dopo così tanti anni in cui non eravamo rimasti in contatto, cercare di ripianare le tensioni. In fondo è sangue del mio stesso sangue», dichiara al Resto del Carlino.

Marco Guidi non è entrato in casa, ora aspetta di conoscere la causa della morte del fratello. «I nostri incontri si sono fatti sempre meno frequenti. Non siamo mai andati troppo d’accordo io e lui, eravamo diversi in tutto, a partire dalla politica e dal modo di vedere le cose, il mondo. Nel 2017 poi, quando è morta nostra madre, papà se n’era andato anni prima, abbiamo litigato di brutto e da allora non ci siamo più rivolti la parola», conclude il fratello dell’anziano trovato morto ad Ancona.