ANCONA, UOMO TROVATO MORTO: NON È OMICIDIO

Il cadavere di un uomo in un lago di sangue: la macabra scoperta è stata fatta ad Ancona, dove l’allarme è scattato quando l’amico si è recato presso l’abitazione per salutarlo. Dopo aver suonato al citofono, non avendo ricevuto alcuna risposta, ha lanciato l’allarme, chiedendo l’intervento delle forze dell’ordine. Stando alle informazioni raccolte dal Resto del Carlino, il corpo dell’uomo di 42 anni è stato trovato morto dietro la porta dell’abitazione in una pozza di sangue. Sul posto è accorso il personale medico della Croce gialla insieme alle volanti della polizia e della scientifica.



L’ipotesi degli inquirenti al momento è che si tratti di suicidio, perché dai primi sopralluoghi che sono stati effettuati si ritiene che l’uomo si sia impiccato e che le ferite riscontrate siano state riportate dalla caduta del corpo a terra dopo un cedimento. Altri particolari sono forniti dal Gazzettino, secondo cui il 42enne si era recentemente separato dalla compagna dopo una lunga relazione da cui aveva avuto due figli. Quindi, il gesto volontario sarebbe stato dettato dalla disperazione probabilmente per la delusione sentimentale.



I MESSAGGI PRIMA DEL SUICIDIO: “ERA DISPERATO”

Nell’abitazione di Ancona è stata trovata una chiazza di sangue che inizialmente ha fatto pensare a un omicidio, così come la presenza di fascette slegate ai polsi e alle caviglie. Però il medico legale ha constatato la morte per asfissia, quindi è stato ricostruito che il 42enne si sarebbe annodato una corda al collo, che è stata poi legata al soffitto, e si sarebbe lasciato andare. Il peso del corpo avrebbe causato la caduta dello stesso, giustificando così la presenza del sangue sul pavimento, legato al trauma facciale riportato nella caduta, come evidenziato anche dai media locali.



Peraltro, non sono stati individuati segni di effrazione in casa, in particolare sugli infissi, e non sarebbe stata riscontrata l’assenza di qualcosa nell’abitazione. Ad accreditare la tesi del suicidio anche il fatto che prima del tragico ritrovamento, l’uomo aveva mandato alcuni messaggi alle persone a lui più care in cui ha espresso tutta la sua disperazione, lasciando presagire questo gesto estremo.