PIAZZA AFFARI, LA CHIUSURA
La Borsa italiana chiude in rialzo dello 0,21% e sul listino principale troviamo in rosso solamente Banco Bpm (-3,81%), Bper (-5,89%), Ferrari (-2,3%), Generali (-0,94%), Intesa Sanpaolo (-2,2%), Mps (-6,04%), Nexi (-0,33%), Unicredit (-4,52%) e Unipol (-0,54%). Italgas, invece, termina la seduta in parità. I rialzi più significativi sono quelli di A2A (+1,47%), Amplifon (+3,91%), Azimut (+2,24%), Banca Generali (+1,1%), Banca Mediolanum (+1,24%), Campari (+2,18%), Cnh Industrial (+5,62%), Diasorin (+10%), Enel (+1,66%), Eni (+0,66%), Erg (+3,19%), Fineco (+2,19%), Hera (+2,43%), Interpump (+4,42%), Inwit (+0,53%), Iveco (+1,27%), Mediobanca (+0,59%), Moncler (+4,48%), Pirelli (+1,76%), Poste Italiane (+0,75%), Prysmian (+1,96%), Recordati (+0,68%), Saipem (+2,87%), Snam (+0,58%), Stellantis (+1,67%), Stm (+3,02%), Telecom Italia (+5,42%), Tenaris (+1,86%) e Terna (+1,1%). Il cambio euro/dollaro sale a quota 1,10, mentre lo spread tra Btp e Bund sale sopra i 167 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 15:10
La Borsa italiana sale dello 0,5% e sul listino principale troviamo in rosso solamente Banco Bpm (-4,3%), Bper (-6,1%), Ferrari (-1,7%), Generali (-0,2%), Intesa Sanpaolo (-1,5%), Mps (-6,2%) e Unicredit (-3,2%). Unipol, invece, si trova in parità. I rialzi più significativi sono quelli di A2A (+1,9%), Amplifon (+4,6%), Azimut (+1,6%), Banca Generali (+1,2%), Banca Mediolanum (+1,3%), Campari (+2,1%), Cnh Industrial (+3,4%), Diasorin (+7,8%), Enel (+2,1%), Eni (+0,6%), Erg (+3,6%), Fineco (+2%), Hera (+2,6%), Interpump (+4%), Inwit (+0,7%), Italgas (+0,8%), Iveco (+1,7%), Mediobanca (+0,5%), Moncler (+3,6%), Nexi (+0,8%), Pirelli (+2%), Poste Italiane (+1,3%), Prysmian (+2,6%), Recordati (+1,3%), Saipem (+1,7%), Snam (+0,7%), Stellantis (+1,9%), Stm (+2,3%), Telecom Italia (+5,1%) e Terna (+0,9%). Il cambio euro/dollaro sale a quota 1,095, mentre lo spread tra Btp e Bund scivola a 167 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 10:35
La Borsa italiana guadagna lo 0,3% e sul listino principale troviamo in rosso solo Banco Bpm (-5,1%), Bper (-5%), Ferrari (-0,2%), Generali (-0,3%), Intesa Sanpaolo (-1,1%), Leonardo (-1,5%), Mediobanca (-0,2%), Mps (-3,3%) e Unicredit (-3,2%). Unipol, invece, si trova in parità. I rialzi più significativi sono quelli di Amplifon (+4,9%), Azimut (+1,5%), Banca Generali (+0,7%), Banca Mediolanum (+0,9%), Campari (+2,5%), Cnh Industrial (+3,8%), Diasorin (+3,4%), Enel (+1,2%), Erg (+2,3%), Fineco (+2,9%), Hera (+1,6%), Interpump (+3,4%), Inwit (+0,9%), Italgas (+1%), Iveco (+1,1%), Moncler (+2,9%), Pirelli (+2,3%), Poste Italiane (+1,1%), Prysmian (+2,7%), Saipem (+1%), Snam (+0,6%), Stellantis (+1,2%), Stm (+2%) e Telecom Italia (+3,5%). Il cambio euro/dollaro sale sopra quota 1,09, mentre lo spread tra Btp e Bund scende sotto i 172 punti base.
PIAZZA AFFARI ATTENDE DATI DAGLI USA
Gli occhi degli investitori sono puntati sulle decisioni del Consiglio direttivo della Bce, che verranno comunicate alle 14:15 e spiegate in conferenza stampa da Christine Lagarde mezzora più tardi, ma non mancheranno dati macroeconomici interessanti in agenda. Alle 9:00 conosceremo l’inflazione spagnola di novembre. Alle 9:30 sapremo le decisioni di politica monetaria della Banca centrale svizzera, mentre alle 13:00 quelle della Bank ok England. Alle 14:30 dagli Usa arriveranno le richieste settimanali di sussidi alla disoccupazione, le vendite al dettaglio di novembre e l’indice dei prezzi all’importazione di novembre. Alle 16:00 toccherà alle scorte industriali Usa di ottobre.
Ieri il Ftse Mib ha chiuso in calo dello 0,15% a 30.295 punti. Sul listino principale si è messa in luce Leonardo con un +4,3%. Superiori al mezzo punto percentuale anche i rialzi di A2A (+1,6%), Amplifon (+3,4%), Enel (+0,9%), Erg (+2,8%), Hera (+1,4%), Italgas (+0,7%), Tenaris (+0,7%) e Terna (+0,9%). Telecom Italia ha fatto peggio di tutti con un -3,8%. Superiori al punto percentuale anche i ribassi di Banco Bpm (-1,6%), Ferrari (-1%), Fineco (-1,6%), Iveco (-2,3%), Moncler (-1%), Mps (-1%) e Prysmian (-1,4%). Lo spread tra Btp e Bund è sceso sotto i 177 punti base.
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