PIAZZA AFFARI, LA CHIUSURA
La Borsa italiana chiude in rialzo dello 0,9% e sul listino principale troviamo in rosso Amplifon (-2,5%), Atlantia (-0,04%), Buzzi (-0,06%), Diasorin (-7,65%), Ferrari (-0,35%), Interpump (-0,89%), Moncler (-4,21%), Prysmian (-0,8%), Recordati (-0,79%), Stellantis (-0,13%) e Stm (-6,96%). I rialzi più significativi sono quelli di A2A (+3,59%), Azimut (+1,9%), Banca Generali (+1,21%), Banca Mediolanum (+2,01%), Banco Bpm (+4,53%), Bper (+2,83%), Cnh Industrial (+1,76%), Enel (+3,12%), Eni (+3,48%), Generali (+1,31%), Hera (+5,09%), Intesa Sanpaolo (+2,14%), Italgas (+5,35%), Iveco (+0,94%), Leonardo (+0,91%), Mediobanca (+3,11%), Nexi (+0,64%), Pirelli (+1,78%), Poste Italiane (+2,93%), Saipem (+15,69%), Snam (+2,69%), Telecom Italia (+1,58%), Tenaris (+2,76%), Terna (+2,44%), Unicredit (+2,46%) e Unipol (+1,32%). Il cambio euro/dollaro scende sotto la parità, mentre lo spread tra Btp e Bund scende sotto i 206 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 15:40
La Borsa italiana sale dello 0,5% e sul listino principale troviamo in rosso Amplifon (-1,5%), Atlantia (-0,2%), Buzzi (-1,3%), Diasorin (-8,8%), Ferrari (-0,1%), Interpump (-2,2%), Moncler (-4%), Nexi (-0,5%), Prysmian (-0,9%), Recordati (-1,3%), Stellantis (-0,4%) e Stm (-7,1%). I rialzi più significativi sono quelli di A2A (+2,5%), Azimut (+1,4%), Banca Mediolanum (+1,4%), Banco Bpm (+4%), Bper (+2,5%), Cnh Industrial (+1,6%), Enel (+2,1%), Eni (+2,9%), Generali (+0,8%), Hera (+4%), Intesa Sanpaolo (+1,2%), Italgas (+3,6%), Leonardo (+0,6%), Mediobanca (+3,8%), Pirelli (+1,4%), Poste Italiane (+2,3%), Saipem (+10,4%), Snam (+1,8%), Telecom Italia (+1,3%), Tenaris (+3,2%), Terna (+2,6%), Unicredit (+2,6%) e Unipol (+0,8%). Il cambio euro/dollaro scende sotto quota 1,005, mentre lo spread tra Btp e Bund scende sotto i 212 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 9:15
La Borsa italiana cede lo 0,3% e sul listino principale troviamo in rialzo Amplifon (+0,7%), Azimut (+1%), Banca Mediolanum (+0,3%), Banco Bpm (+0,9%), Bper (+0,8%), Eni (+0,9%), Ferrari (+0,3%), Generali (+0,2%), Intesa Sanpaolo (+0,4%), Iveco (+0,1%), Leonardo (+1%), Poste Italiane (+0,5%), Saipem (+3,7%), Tenaris (+1,4%), Unicredit (+1,2%) e Unipol (+0,2%). Atlantia, invece, si trova in parità. I ribassi più ampi sono quelli di Campari (-1,1%), Diasorin (-1,1%), Hera (-0,6%), Interpump (-1,8%), Inwit (-0,6%), Italgas (-0,6%), Moncler (-3%), Nexi (-0,9%), Prysmian (-0,9%), Recordati (-1%), Snam (-0,9%), Stm (-3%), Telecom Italia (-0,9%) e Terna (-0,7%). Il cambio euro/dollaro sale sopra quota 1,005, mentre lo spread tra Btp e Bund supera i 221 punti base.
PIAZZA AFFARI ATTENDE NUOVE TRIMESTRALI
Gli occhi degli investitori sono oggi puntati verso Francoforte, dato che alle 14:15 si conosceranno le decisioni di politica monetaria della Bce e alle 14:45 si terrà la conferenza stampa di Christine Lagarde. Non mancano, però, altri dati macroeconomici rilevanti. Alle 9:00 conosceremo il tasso di disoccupazione spagnolo del terzo trimestre. Alle 10:00 toccherà agli indici di fiducia di famiglie e imprese italiane a ottobre. Alle 11:00 l’Istat renderà noto il fatturato industriale di agosto. Alle 14:30 dagli Usa arriveranno il Pil del terzo trimestre, gli ordini di beni durevoli di settembre e le richieste settimanali di sussidi alla disoccupazione. In giornata è prevista l’emissione di Bot semestrali. Da Wall Street sono attese le trimestrali di Caterpillar, Comcast, Honeywell, Mastercard, McDonald’s e Shopify, da Amesterdam quella di Shell, da Parigi quella di Total, da Zurigo quella di Credit Suisse, mentre a Piazza Affari quelle di Campari, Diasorin, Inwit, Mediobanca, Stm, Basicnet, Elica, Franchi Umberto Marmi, Maire Tecnimont, Seri Industrial e Unidata.
Ieri il Ftse Mib ha chiuso in rialzo dello 0,45% a 22.389 punti. Sul listino principale si è messa in luce Unicredit con un +4,3%. Bene anche Leonardo (+1,8%), Saipem (+3%) e Tenaris (+2,3%). Amplifon ha fatto peggio di tutto con un -4,2%. Male anche Azimut (-1,1%), Campari (-1,3%) e Moncler (-1,1%). Lo spread tra Btp e Bund è salito sopra i 220 punti base.
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