PIAZZA AFFARI, LA CHIUSURA
La Borsa italiana chiude in rialzo dello 0,56% e sul listino principale troviamo in rosso A2A (-0,15%), Amplifon (-1,81%), Bper (-0,14%), Enel (-0,43%), Eni (-1,25%), Erg (-1,65%), Generali (-0,44%), Hera (-0,06%), Inwit (-0,1%), Italgas (-0,1%), Iveco (-0,47%), Nexi (-0,04%), Saipem (-0,75%), Snam (-0,77%), Stm (-0,49%), Telecom Italia (-0,92%), Tenaris (-1,52%) e Terna (-1,39%). I rialzi più significativi sono quelli di Azimut (+0,74%), Banca Mediolanum (+0,7%), Banco Bpm (+1,18%), Banca Popolare di Sondrio (+1,04%), Brunello Cucinelli (+1,72%), Diasorin (+0,97%), Ferrari (+0,59%), Fineco (+0,64%), Interpump (+0,86%), Intesa Sanpaolo (+1,11%), Leonardo (+2,31%), Mediobanca (+0,74%), Moncler (+1,15%), Mps (+1,03%), Poste Italiane (+0,73%), Prysmian (+4,49%), Recordati (+1,13%), Stellantis (+2,5%), Unicredit (+0,9%) e Unipol (+1,45%). Il cambio euro/dollaro resta sotto quota 1,065, mentre lo spread tra Btp e Bund torna supera i 143 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 15:40
La Borsa italiana sale dell’1,5% e sul listino principale troviamo in rosso solamente A2A (-0,1%), Amplifon (-0,7%), Eni (-0,6%), Erg (-0,7%), Iveco (-0,1%), Saipem (-1,1%), Snam (-0,6%), Telecom Italia (-0,1%), Tenaris (-0,8%) e Terna (-1,1%). Hera, invece, si trova in parità. I rialzi più significativi sono quelli di Azimut (+1,8%), Banca Mediolanum (+1,4%), Banco Bpm (+2,1%), Banca Popolare di Sondrio (+1,6%), Brunello Cucinelli (+1,6%), Campari (+1%), Diasorin (+2%), Ferrari (+1,7%), Fineco (+1,4%), Interpump (+1,8%), Intesa Sanpaolo (+2,2%), Leonardo (+2,9%), Mediobanca (+1,6%), Moncler (+1,9%), Mps (+1,1%), Nexi (+1,3%), Poste Italiane (+1,5%), Prysmian (+6,3%), Stellantis (+4%), Unicredit (+1,9%) e Unipol (+1,9%). Il cambio euro/dollaro scende sotto quota 1,065, mentre lo spread tra Btp e Bund torna sopra i 140 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 11:50
La Borsa italiana guadagna l’1% e sul listino principale troviamo in rosso solo A2A (-0,6%), Amplifon (-0,4%), Bper (-0,7%), Eni (-1,1%), Erg (-0,2%), Generali (-0,2%), Italgas (-0,1%), Snam (-0,6%), Telecom Italia (-0,7%), Tenaris (-1,5%) e Terna (-0,8%). I rialzi più significativi sono quelli di Azimut (+0,8%), Banco Bpm (+1,1%), Banca Popolare di Sondrio (+0,8%), Brunello Cucinelli (+1,6%), Campari (+0,6%), Diasorin (+1,2%), Ferrari (+1,8%), Fineco (+0,8%), Interpump (+1,8%), Intesa Sanpaolo (+1,4%), Leonardo (+1,8%), Mediobanca (+0,6%), Moncler (+1,3%), Mps (+1,5%), Nexi (+1,1%), Pirelli (+0,6%), Poste Italiane (+1,2%), Prysmian (+6,2%), Stellantis (+2,7%), Stm (+0,7%), Unicredit (+1,3%) e Unipol (+1%). Il cambio euro/dollaro si trova a quota 1,065, mentre lo spread tra Btp e Bund scende sotto i 140 punti base.
PIAZZA AFFARI ATTENDE ALCUNE TRIMESTRALI
La settimana inizia con alcuni dati macroeconomici rilevanti in agenda. Alle 10:30 la Banca d’Italia fornirà il consueto aggiornamento mensile sull’andamento del debito pubblico. Alle 11:00 Eurostat comunicherà la produzione industriale di febbraio. Alle 14:30 dagli Usa arriveranno le vendite al dettaglio di marzo e l’Empire State Index di aprile. Alle 16:00 sarà la volta delle scorte industriali Usa e dell’Indice NAHB di aprile. In giornata è prevista l’emissione di titoli di stato tedeschi con durata fino a un anno. Da Wall Street è attesa la trimestrale di Goldman Sachs, mentre a Piazza Affari quelle di BF, Casta Diva, Giglio Group, Luve, Svas Biosana, Take Off e Vne. Staccano i dividendi Autostrade Meridionali, GeneralFinance e Reti.
Venerdì il Ftse Mib ha chiuso in rialzo dello 0,15% a 33.764 punti. Sul listino principale si è messa in luce Saipem con un +3,9%. Superiori al punto percentuale anche i rialzi di A2A (+2,5%), Amplifon (+3,4%), Enel (+2,9%), Eni (+2,7%), Erg (+2%), Leonardo (+1,9%), Snam (+2,2%) e Terna (+1,3%). Interpump ha fatto peggio di tutti con un -5,6%. Superiori al mezzo punto percentuale anche i ribassi di Banco Bpm (-1,2%), Campari (-0,8%), Diasorin (-0,9%), Ferrari (-0,6%), Iveco (-0,7%), Moncler (-0,7%), Mps (-1%), Poste Italiane (-0,6%), Stellantis (-3,3%), Stm (-1%) e Telecom Italia (-0,9%). Lo spread tra Btp e Bund è sceso sotto i 142 punti base.
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