PIAZZA AFFARI, LA CHIUSURA
La Borsa italiana chiude in calo dell’1,36% e sul listino principale troviamo in rialzo Amplifon (+1,35%), Azimut (+0,31%), Cnh Industrial (+3,1%), Diasorin (+1,79%), Eni (+4,29%), Hera (+0,47%), Inwit (+1,38%), Leonardo (+6,3%), Moncler (+0,64%), Prysmian (+4,47%), Snam (+0,75%) e Tenaris (+13,03%). A2A, invece, termina la seduta in parità. I ribassi più ampi sono quelli di Atlantia (-1,55%), Banca Generali (-2,03%), Banca Mediolanum (-1,17%), Banco Bpm (-4,61%), Bper (-5,17%), Enel (-1,92%), Exor (-3,35%), Ferrari (-5,68%), Generali (-2,25%), Interpump (-3,27%), Intesa Sanpaolo (-2,8%), Iveco (-3,24%), Mediobanca (-2,77%), Nexi (-2,53%), Poste Italiane (-2,16%), Saipem (-2,66%), Stellantis (-6,4%), Telecom Italia (-5,45%), Terna (-1,37%), Unicredit (-5,59%) e Unipol (-4,1%). Il cambio euro/dollaro si attesta a quota 1,085, mentre lo spread tra Btp e Bund si riporta sopra i 160 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 15:50
La Borsa italiana sale dello 0,2% e sul listino principale troviamo in rosso Atlantia (-0,1%), Banca Generali (-1,4%), Banca Mediolanum (-0,3%), Banco Bpm (-3,3%), Bper (-3,6%), Exor (-1,3%), Ferrari (-1,8%), Fineco (-0,2%), Generali (-0,5%), Interpump (-1,7%), Intesa Sanpaolo (-1,4%), Italgas (-0,7%), Iveco (-1,3%), Mediobanca (-1,7%), Nexi (-1,7%), Poste Italiane (-0,6%), Saipem (-2%), Stellantis (-4,1%), Terna (-0,6%), Unicredit (-4,8%) e Unipol (-2%). I rialzi più significativi sono quelli di A2A (+1,5%), Amplifon (+2,9%), Azimut (+1%), Campari (+1%) Cnh Industrial (+3,5%), Diasorin (+2,8%), Enel (+0,9%), Eni (+4,1%), Hera (+1,9%), Inwit (+2,5%), Leonardo (+3,7%), Moncler (+3,1%), Prysmian (+6,2%), Snam (+1,3%) , Stm (+1,1%), Telecom Italia (+2,4%) e Tenaris (+11,4%). Il cambio euro/dollaro sale verso quota 1,09, mentre lo spread tra Btp e Bund scende sotto i 160 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 9:55
La Borsa italiana cede il 5,2% e sul listino principale troviamo in rialzo solamente Leonardo (+1,7%), Saipem (+0,4%) e Tenaris (+10,1%). I ribassi più ampi sono quelli di A2A (-5,4%), Atlantia (-6,2%), Azimut (-6,8%), Banca Generali (-6,4%), Banca Mediolanum (-8,4%), Banco Bpm (-12,4%), Bper (-11%), Buzzi (-7%), Enel (-5,3%), Exor (-6,5%), Fineco (-6,5%), Intesa Sanpaolo (-8,9%), Iveco (-6,8%), Mediobanca (-8,3%), Nexi (-5,9%), Pirelli (-7,6%), Poste Italiane (-6,9%), Stellantis (-7,6%), Telecom Italia (-9,7%), Unicredit (-13,9%) e Unipol (-7,7%). Il cambio euro/dollaro scende verso quota 1,085, mentre lo spread tra Btp e Bund sfiora i 164 punti base.
PIAZZA AFFARI INIZIA UNA NUOVA SETTIMANA
La nuova settimana inizia con pochi dati macroeconomici rilevanti in agenda. Alle 8:00 si sapranno gli ordini all’industria e le vendite al dettaglio in Germania nel mese di gennaio. Alle 16:00 conosceremo le scorte all’ingrosso Usa di gennaio. In giornata è prevista l’emissione di titoli di stato tedeschi con scadenza fino a 9 mesi. A Piazza Affari sono attese le trimestrali di Antares Vision ed Eprice. Prende il via l’Opa di Trinity su Banca Intermobiliare.
Venerdì il Ftse Mib ha chiuso in calo del 6,24%. Sul listino principale nessun titolo è riuscito a terminare la seduta in rialzo. Hanno limitato le perdite sotto il punto percentuale solamente Inwit (-0,7%), Snam (-0,2%) e Terna (-0,3%). Telecom Italia ha fatto peggio di tutti con un -15,6%, proseguendo quindi il suo periodo nero dopo la presentazione dei conti e del nuovo piano industriale targato Labriola. Ribassi in doppia cifra anche per Bper (-10,6%) e Unicredit (-14,6%). Superiori ai sette punti percentuali anche i cali di Banca Generali (-7,7%), Banco Bpm (-8,7%), Eni (-7,3%), Exor (-7,1%), Fineco (-7,4%), Interpump (-7,1%), Intesa Sanpaolo (-9%), Iveco (-7,8%), Mediobanca (-8,4%), Pirelli (-7,1%), Saipem (-7,4%), Stellantis (-7,6%) e Unipol (-8,2%). Lo spread tra Btp e Bund è salito sopra i 162 punti base.
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