PIAZZA AFFARI, LA CHIUSURA

La Borsa italiana chiude in rialzo dello 0,8% e sul listino principale troviamo in rosso A2A (-0,13%), Atlantia (-0,22%), Bper (-0,56%), Campari (-0,41%), Enel (-0,19%), Eni (-0,52%), Hera (-0,24%), Nexi (-1,08%), Pirelli (-0,35%), Saipem (-2,79%), Stm (-0,04%), Terna (-0,42%) e Unicredit (-1,09%). I rialzi più significativi sono quelli di Amplifon (+2,17%), Azimut (+2,1%), Banca Generali (+2,41%), Banca Mediolanum (+2,26%), Banco Bpm (+2,28%), Buzzi (+1,79%), Cnh Industrial (+3,29%), Diasorin (+1,78%), Exor (+1,19%), Ferrari (+1,45%), Fineco (+2,46%), Generali (+2,2%), Interpump (+3,46%), Italgas (+1,27%), Iveco (+5,14%), Leonardo (+11,53%), Moncler (+1,42%), Poste Italiane (+0,6%), Prysmian (+1,76%), Recordati (+1,19%), Snam (+0,83%), Telecom Italia (+4,83%) e Unipol (+3,17%). Il cambio euro/dollaro scende sotto quota 1,095, mentre lo spread tra Btp e Bund si attesta a 160 punti base.



PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 15:45

La Borsa italiana sale dell’1,4% e sul listino principale troviamo in rosso solamente Nexi (-0,1%), Saipem (-1,8%) e Terna (-0,2%). I rialzi più significativi sono quelli di Amplifon (+2,8%), Azimut (+3,1%), Banca Generali (+4,2%), Banca Mediolanum (+3,2%), Banco Bpm (+3,8%), Bper (+1,9%), Buzzi (+3,6%), Cnh Industrial (+3,4%), Exor (+2,5%), Ferrari (+1,7%), Fineco (+2,8%), Generali (+3,2%), Interpump (+2,8%), Intesa Sanpaolo (+1,7%), Inwit (+1,1%), Italgas (+1,3%), Iveco (+8%), Leonardo (+11,1%), Mediobanca (+1,8%), Moncler (+2,4%), Pirelli (+0,7%), Poste Italiane (+1,1%), Prysmian (+1,5%), Recordati (+1,4%), Snam (+1,1%), Stellantis (+1,3%), Stm (+1,6%), Telecom Italia (+6,3%) e Unipol (+3,9%). Il cambio euro/dollaro resta sotto quota 1,10, mentre lo spread tra Btp e Bund scende sotto i 158 punti base.



PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 11:10

La Borsa italiana guadagna lo 0,9% e sul listino principale troviamo in rosso A2A (-0,1%), Campari (-0,2%), Diasorin (-0,6%), Enel (-0,7%), Hera (-0,7%), Intesa Sanpaolo (-0,6%), Nexi (-0,7%), Saipem (-0,9%), Terna (-0,4%) e Unicredit (-0,9%). I rialzi più significativi sono quelli di Atlantia (+0,7%), Azimut (+1,3%), Banca Generali (+2,9%), Banca Mediolanum (+2,3%), Banco Bpm (+2%), Buzzi (+4,1%), Cnh Industrial (+4,8%), Eni (+1,1%), Exor (+2,5%), Ferrari (+1,4%), Fineco (+0,8%), Generali (+1,5%), Inwit (+0,6%), Italgas (+0,8%), Iveco (+5,5%), Leonardo (+11,2%), Moncler (+1,1%), Pirelli (+1,2%), Prysmian (+1,4%), Recordati (+0,9%), Snam (+1%), Stellantis (+1%), Stm (+1%), Telecom Italia (+8,4%), Tenaris (+1,8%) e Unipol (+2,1%). Il cambio euro/dollaro scende verso quota 1,095, mentre lo spread tra Btp e Bund resta a 164 punti base.



PIAZZA AFFARI CERCA UN RIMBALZO

La settimana si chiude con pochi dati macroeconomici rilevanti in agenda. Alle 8:00 conosceremo l’inflazione tedesca di febbraio. Un’ora dopo conosceremo lo stesso dato relativo alla Spagna. Ancora alle 8:00 toccherà alla produzione industriale della Gran Bretagna a gennaio. Alle 10:00 l’Istat diffonderà i dati sul mercato del lavoro in Italia nel quarto trimestre del 2021. Alle 16:00 dagli Usa arriverà l’indice di fiducia dei consumatori elaborato dall’Università del Michigan. A mercati chiusi è attesa la decisione di Standard & Poor’s sul rating sovrano del Portogallo. In giornata è prevista l’emissione di Btp con durata fino al 2037. A Piazza Affari sono attese le trimestrali di Banca Sistema, Cir, Dea Capital, Franchi Umberto Marmi, Giglio Group, Sesa, Tesmec, Txt E-Solutions e Zignago Vetro. C’è attesa anche per l’Investor Day di Atlantia.

Ieri il Ftse Mib ha chiuso in calo del 4,24% a 22.877 punti. Sul listino principale hanno terminato la seduta in rialzo solamente Leonardo (+1,5%), Telecom Italia (+3,3%) e Tenaris (+1,6%). Azimut ha fatto peggio di tutti con un -11%. Superiori ai cinque punti percentuali anche i ribassi di Amplifon (-5,4%), Banca Mediolanum (-5,8%), Banco Bpm (-5,6%), Bper (-7,5%), Exor (-5,4%), Intesa Sanpaolo (-7,6%), Iveco (-7,7%), Poste Italiane (-5,1%), Prysmian (-5,6%), Stellantis (-7,2%) e Unicredit (-7,2%). Lo spread tra Btp e Bund è salito a 164 punti base.

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