Andra e Tatiana Bucci, le sorelle sopravvissute al campo di concentramento di Auschwitz

Andra e Tatiana Bucci sono due sorelle italiane di origine ebraica sopravvissute all’Olocausto. Andra e Tatiana avevano quattro e sei anni quando sono state deportate nel campo di sterminio di Auschwitz insieme ad una parte della loro famiglia. Le due bambine sono riuscite a sopravvivere a quell’orrore grazie a una guardiana della “baracca dei bambini” che aveva preso a cuore le loro vite, salvandole dagli esperimenti del dottor Mengele. Le bambine probabilmente vennero scambiate per gemelle perché praticamente identiche, nonostante la loro differente età e, con il cuginetto, furono indirizzate nel Kinderblock, la baracca dei bambini destinati agli esperimenti del dottor Josef Mengele. La madre e la zia furono mandate in una baracca poco distante da quella dei bambini e immesse nei Kommando di lavoro nel lager.



Andra e Tatiana si resero conto in quel momento di essere nei campi di concentramento e si accorsero di essersi abituate alla morte quando si resero conto di non piangere di fronte ai cumuli dei cadaveri delle persone. In un’intervista di qualche tempo fa Tatiana aveva rivelato: “Auschwitz è soprattutto il camino. Non so quando, ma a un certo punto sapevo di essere in quel posto chiamato Auschwitz e per me quel nome si legava alla ciminiera. Sta di fatto che io sapevo che lì dentro si inceneriva la gente. Uscivano anche fiamme, non solo fumo grigio. Vampate di fiamme, da cui pioveva come una nebbiolina grigia che si posava dappertutto. E si sentiva sempre quell’odore, io non capivo che cosa fosse. Dopo ho saputo che era carne bruciata”.



Andra e Tatiana Bucci salvate dalla guardiana: “Ci prese in disparte e…”

Anche la sorella Andra ha ricordato i momenti vissuti ad Auschwitz nel campo di concentramento: “Se chiudo gli occhi, rivedo la baracca dei bambini, io, mia sorella e Sergio che giriamo intorno tenendoci per mano. Andiamo in giro soli, abbiamo freddo, addosso abbiamo dei cappottoni e le scarpe senza calze che ci sfuggono dai piedi”. Fondamentale per la loro salvezza fu una blockova, un’addetta alla sorveglianza della baracca dei bambini e delle donne, della quale le sorelle non ricordano il nome, che si prese cura soprattutto di Tatiana alla quale regalò dei caldi maglioni da condividere con la sorellina e questo permise alle due bambine di sopravvivere alle crudeltà del campo.

Un giorno di novembre la donna prese in disparte le due sorelle e disse loro: “Verranno degli uomini, raduneranno tutti voi bambini e vi diranno: chi vuole vedere la mamma e tornare con lei, faccia un passo avanti. Voi dovete rimanere ferme al vostro posto, non rispondere assolutamente nulla”. Le due sorelle lo dissero anche al cuginetto Sergio ma lui che era abituato a stare con la madre si fece avanti. Un gesto che gli costò la vita mentre le bambine riuscirono a salvarsi. Dopo alcuni anni, Tatiana e Andra iniziarono a parlare di quello che avevano vissuto. Ogni due anni le sorelle Bucci partono con il treno della Memoria per trasmettere ai giovani il ricordo della loro infanzia. Andra  e Tatiana Bucci sono diventate e più importanti testimoni dello sterminio degli Ebrei. Alla loro storia si sono ispirati per un cartone dal titolo “La stella di Andra e Tati” e per un film documentario “Kinderblock – L’ultimo inganno”.