L’estate che sta per arrivare potrebbe essere davvero senza alcuna restrizione, facendo quindi tornare indietro l’orologio al 2019, l’ultima estate “libera” vissuta nel mondo. A spiegarlo è stato Andrea Costa, sottosegretario alla salute del governo Mario Draghi, che interpellato nella mattina di oggi dai microfoni dell’emittente Radio24, ha spiegato: “Il Paese e il governo hanno scelto la gradualità per affrontare la pandemia, nelle misure restrittive e nell’allentamento, dopo due anni da parte dei cittadini c’è una responsabilità diversa, in alcune situazioni continuano a indossare le mascherine, è il momento di dare fiducia agli italiani. Dopo il 15 giugno credo ci siano le condizioni per arrivare ad una estate senza restrizioni”, riferendosi ovviamente all’attuale situazione pandemica del covid.

Andrea Costa parla di fase nuova, ma sempre procedendo con le giuste precauzioni, a cominciare dalle vaccinazioni per chi ancora non si è sottoposto al siero anti covid: “Confidiamo di essere di fronte ad una fase nuova, l’importante è procedere con la quarta dose per anziani e fragili perché li rende più protetti, così come fare il booster per i circa tre milioni di cittadini che sono in attesa della dose di richiamo. È importante completare il ciclo vaccinale – ha aggiunto – così davanti ad una eventuale recrudescenza del virus siamo protetti tutti”.

ANDREA COSTA E IL CASO DELLA CINA: LE SUE PAROLE

Le ultime parole di Andrea Costa sono rivolte alla situazione covid in Cina, dove il governo sta perseguendo il “covid zero”, con metodi rigidissimi e per certi versi brutali. Secondo il sottosegretario il problema è legato ad “un diverso obiettivo, quello del contagio zero, utopistico e inarrivabile. Noi sappiamo che è impossibile, l’obiettivo è la convivenza per permettere al Paese e agli ospedali di andare avanti e non essere sotto pressione”. Da mesi sono in atto lockdown nelle principali metropoli cinesi anche se i contagi emersi sono relativamente pochi: chi viene trovato positivo viene prelevato, anche di forza, e portato in centri per l’isolamento a stretto contatto con tutti gli altri positivi.