André Leon Talley è morto. Grave lutto nel mondo del giornalismo nel settore della moda, ex direttore creativo di Vogue USA (aveva lavorato al fianco di Anna Wintour). L’uomo aveva 73 anni e non si hanno maggiori dettagli circa la sua dipartita, avvenuta nella giornata di martedì 18 gennaio 2022 presso un ospedale di New York. L’annuncio è pervenuto direttamente dal suo agente letterario David Vigliano. Di Talley si diceva che fosse “larger than life”, ovvero “più grande della vita”, anche in relazione alla sua statura, superiore ai due metri.
Anche sul suo profilo Instagram è apparso nella mattinata odierna un messaggio di addio: “È con grande tristezza che annunciamo la scomparsa di André Leon Talley il 18 gennaio 2022 a New York. Il signor Talley è stato il direttore creativo di Vogue durante la sua ascesa nella moda mondiale. Nel corso degli ultimi cinque decenni come icona internazionale è stato uno stretto confidente di Yves Saint Laurent, Karl Lagerfeld, Paloma Picasso, Diane von Furstenberg, Bethann Hardison, Manolo Blahnik e aveva una propensione per scoprire, nutrire e celebrare i giovani designer. I suoi articoli sono apparsi su Vanity Fair, HG, Interview, Ebony e Women’s Wear Daily ed è stato l’editore di Numero Russia”.
ANDRÉ LEON TALLEY È MORTO: I RICONOSCIMENTI RICEVUTI
André Leon Talley ha scritto diversi libri, tra cui “Valentino“, “A.L.T.: A Memoir”, “A.L.T. 365+” e “Little Black Dress per Assouline” e ha contribuito a “Valentino: At the Emperor’s Table” e “Cartier Panthère”. È stato il soggetto del documentario “The Gospel According to André” e il suo recente libro di memorie, “The Chiffon Trenches”, è diventato un New York Times Best Seller.
Nel 2014 Talley è stato nominato direttore artistico di Zappos Couture e dal 2000 fa parte del consiglio di amministrazione del Savannah College of Art and Design. Il giornalista è stato insignito del titolo di Chevalier de l’Ordre des Arts et des Lettres dalla Repubblica francese nel 2020 e del premio del governatore del North Carolina per la letteratura nel 2021. Era un membro di lunga data della Chiesa Battista Abissina di Harlem.