Gemma Giorgio, ex moglie di Andrea Baldan, parla per la prima volta del 51enne ucciso il 3 luglio 2020. A quasi un anno esatto di distanza dalla notte in cui Simone Meggiato, ora in carcere e all’epoca nuovo compagno della donna, si è reso responsabile del delitto consumato in via Piave ad Oriago, la donna racconta la sua verità in un’intervista rilasciata a Il Gazzettino di Venezia-Mestre. Spiega così che “Andrea non era quel ‘gigante buono’ raccontato ora dagli amici. Era diventato un violento che ci perseguitava“. La donna prosegue parlando di un’escalation di violenza da parte dell’ex marito, tale da portare all’accusa nei suoi confronti di atti persecutori: “Più di una volta sono stata salvata dai miei figli dagli agguati di Andrea. Ci eravamo separati nel 2017 ma lui continuava a ripresentarsi sotto casa nostra. Eravamo terrorizzati e lo avevamo denunciato più volte alla polizia“.



ANDREA BALDAN, UCCISO DA NUOVO COMPAGNO EX MOGLIE

La mestrina Gemma Giorgio dichiara: “E’ stata una disgrazia enorme. Chi ne ha parlato e continua a parlarne senza conoscere come stavano realmente le cose, dovrebbe mettersi nei panni dei figli e delle donne che, come me, hanno vissuto l’incubo di un uomo violento. Non posso più permettere che vengano riportate imprecisioni e che vengano omessi fatti importanti, pur conosciuti, che smentiscono in modo chiaro la bugia del ‘gigante buono’ che viene periodicamente riproposta a proposito del mio ex marito“. Secondo quanto raccontato dalla donna a “Il Gazzettino”, nonostante il divorzio consensuale firmato nel 2019 e gli accordi presi davanti al giudice, Andrea Baldan si rifiutava di lasciare l’appartamento in cui la coppia viveva: “Ha iniziato ad essere verbalmente violento, insultandomi ed offendendomi davanti ai nostri figli“. La subentrata dipendenza dall’alcol dell’uomo avrebbe complicato ulteriormente le cose: “Quando ha saputo della mia relazione con Simone Meggiato, ben dopo la separazione, in lui è scattato qualcosa che lo ha reso più aggressivo, anche fisicamente, minaccioso, incontrollabile. E un uomo di 140 kg fuori controllo fa impressione a tutti“. Ha inizio così una storia fatta di pedinamenti, minacce, di un figlio che affronta il padre che ha messo le mani al collo dell’ex moglie, di 4 pattuglie della Polizia costrette ad intervenire per allontare Baldan dall’abitazione della donna. Fino al tragico epilogo, ai colpi di pistola esplosi da Meggiato al culmine di una rissa. Queste parole da parte di Gemma Giorgio potranno migliorare anche la sua posizione? “Per Meggiato parleranno i suoi avvocati“, chiosa la donna, “questa è la mia storia“.

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