Andrea Bocelli nella storia con la Cerimonia d’Incoronazione di Re Carlo III
La cerimonia d’incoronazione di Re Carlo III, evento storico attesissimo in tutto il mondo, parla anche italiano grazie alla presenza di Andrea Bocelli la cui voce è stata scelta per rendere memorabile l’inizio ufficiale del trono di Re Carlo III. Dopo essersi esibito al Giubileo di platino, voluto personalmente dalla regina Elisabetta II, Andrea Bocelli sarò l’unico artista italiano ad esibirsi domenica 7 maggio nel parco del castello di Windsor. Con lui ci saranno tantissimi artisti internazionali come Take That, Lionel Richie e Katy Perry. Grande emozione per Andrea Bocelli che non nasconde di sentirsi onorato di poter essere presente ad un evento così importante per la storia mondiale.
“La mia voce, una piccola traccia nella grande Storia”, spiega ai microfoni de La Repubblica svelando anche qualche particolare della personalità di Re Carlo. “Il nuovo sovrano sempre cordiale e sinceramente interessato a musica e arte”, aggiunge.
Andrea Bocelli e il rapporto con la Royal Family
Un grande onore per Andrea Bocelli essere stato scelto come unico artista italiano per celebrare musicalmente Re Carlo III. Dopo essersi esibito per il Giubileo della Regina Elisabetta, evento durante il quale respirò il grande amore degli inglesi per la Sovrana, Bocelli è pronto a rituffarsi in quell’atmosfera. Quello tra la Royal Family e Bocelli è un rapporto di profondo rispetto. L’artista, al Corriere della Sera, ha infatti rivelato di aver incontrato più volte i Reali.
“Ho incontrato più volte la famiglia reale nella sua quasi interezza, ma fugacemente e in occasioni giocoforza formali. Conservo un bel ricordo di Filippo d’Edimburgo, mentre mia moglie Veronica ed io, da molti anni ormai, coltiviamo un’amicizia (consolidata dalla comune passione per attività filantropiche) con Sarah Ferguson, duchessa di York” – dice al Corriere. “Re Carlo nei miei confronti si è sempre mostrato cordiale ed affabile, e come è noto è persona molto interessata all’arte e alla cultura. Anche lui, proprio come è priorità della fondazione che porta il mio nome, ha più volte sottolineato la forza dell’educazione artistica, nel creare opportunità e trasformare le nostre vite”, conclude.