Questa sera, lunedì 9 marzo 2020, torna su Rai 1 Il commissario Montalbano e la mente va a Andrea Camilleri, il “papà” di Salvo. Lo scrittore di Porto Empedocle ha fatto innamorare milioni di italiani con i suoi racconti, poi trasposti sul piccolo schermo con un Luca Zingaretti in stato di grazia. Come ben sappiamo, il drammaturgo ci ha lasciati lo scorso 17 luglio 2019 ed il suo ricordo è vivo dentro ognuno di noi. Ma com’è morto Camilleri? Lo scrittore era ricoverato all’ospedale Santo Spirito di Roma da ormai un mese, a causa di una problematica crisi respiratoria. Nel corso di quelle settimane non aveva mai ripreso conoscenza, ma fino a poco tempo prima aveva continuato tranquillamente a lavorare nonostante alcune patologie: cieco da qualche anno, Andrea Camilleri ha continuato a scrivere ed a portare i suoi lavori in teatro. Basti pensare che il 15 luglio, due giorni prima della sua dipartita, era in programma lo spettacolo Autodifesa di Caino alle Terme di Caracalla di Roma.

ANDREA CAMILLERI, COME E’ MORTO?

Il quadro generale di Andrea Camilleri al momento del ricovero all’ospedale Santo Spirito di Roma era molto serio: lo scrittore ha dovuto fare i conti con un arresto cardiaco, senza dimenticare le già presenti patologie. Appena venti giorni prima, infatti, lo scrittore si era fratturato il femore dopo una caduta tra le mura domestiche. Senza dimenticare che, come già evidenziato, era cieco da diversi anni. «Diventato cieco mi è venuta una curiosità immensa di intuire cosa sia l’eternità, quell’eternità che ormai sento così vicina a me», le sue parole in una delle ultime interviste, a testimonianza della sua grande forza di volontà a oltre 93 anni passati. Concludiamo rimembrando che Andrea Camilleri è stato sepolto nel Cimitero acattolico di Roma, dopo aver ricevuto un funerale, secondo la sua volontà, strettamente privato.