Mentre Andrea Camilleri si trova ricoverato nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Santo Spirito di Roma in gravi condizioni dopo il malore che l’ha colpito nelle ultime ore e che sta facendo temere per la sua vita, inevitabilmente su quello sfogatoio che sono diventati i social network si è scatenata una pioggia di insulti contro il “padre” del Commissario Montalbano. Sotto un post di Libero Quotidiano in cui si dava notizia del ricovero d’urgenza del 93enne scrittore e regista originario di Porto Empedocle sono stati diversi i commenti di diversi utenti che se la sono presa con Camilleri. La sua colpa? Aver attaccato nei giorni scorsi il Ministro degli Interni nonché vice-premier Matteo Salvini sul tema dei migranti, tanto che qualcuno augurando di fatto la morte a Camilleri ha invitato proprio i migranti stessi ad andare a vegliare su di lui.
Qui le novità sulle ultime condizioni di salute di Andrea Camilleri
SFOGATOIO SOCIAL CONTRO ANDREA CAMILLERI
Ma il tenore dei commenti sotto al post ha toccato vette di disgusto quando una utente ha ironizzato spiegando che Andrea Camilleri avrebbe avuto un infarto “affogando nel suo stesso vomito” dopo le dichiarazioni fatte sul leader del Carroccio, completando il suo intervento con una ipocrita speranza che lo scrittore si riprenda presto. C’è stato invece chi con tono sarcastico si è lamentato del fatto che ora non ci sarà più nessuno che potrà offendere il “Capitano” leghista, mentre altri sono arrivati addirittura a scomodare il karma, spiegando a loro dire che l’odio presunto che Camilleri avrebbe rivolto a Salvini in queste ore gli si sta rivoltando contro. Infine, immancabili, sono arrivati anche i commenti di coloro che l’hanno buttata sulla politica, evocando nientemeno che l’Unione Sovietica, o insinuando che questa volta non potrà essere sempre colpa dei fascisti. “Forse se l’è cercata a una certa età…” chiosa infine un altro, secondo il quale criticare un esponente del Governo faccia male e quindi Camilleri dovrebbe tenere solo per sé le proprie idee e vivere sereno.