Andrea Carnevale choc: Mio padre Gaetano uccise mia madre Filomena, anni dopo si suicidò in manicomio”

In occasione dell’arrivo dei suoi 63 anni, Andrea Carnevale si è raccontato in una lunga intervista a La Repubblica, durante la quale ha raccontato drammi e dolori della sua vita e di come è riuscito a superarli. Il primo arrivato quando era solo un ragazzino di 13 anni e suo padre Gaetano uccise sua madre Filomena, poi anni dopo si suicidò nel manicomio criminale di Aversa.



“Mi fa male quando leggo dei femminicidi, di queste donne picchiate, violate. – ha esordito l’ex calciatore – Mi ricordo di quando, in paese, parlavamo con i carabinieri di quello che succedeva a casa e ci dicevano: ‘Se non vediamo il sangue….’. Cosa potevo, cosa potevamo fare? Poi, quel giorno, il fiume si è colorato di rosso. Ho detto al maresciallo: ‘Ora vedi il sangue che volevi’”.



Andrea Carnevale e il matrimonio con Paola Perego: “Sono stato lasciato e tradito”

Andrea Carnevale, nel corso dell’intervista, ha poi ricordato la squalifica per doping del 1990: “Colpa mia, me ne assumo la responsabilità totale.” Così ha ripercorso quei momenti: “Ero capocannoniere del campionato, 5 gol nelle prime 4 partite, quando mi dissero del doping caddi dalle nuvole. Dalla Federazione mi rassicurarono: ‘Prenderai uno o due mesi di squalifica’, anche perché la quantità era irrisoria, zero virgola. Invece mi diedero un anno, una mazzata. Mi perquisirono casa, ci fu il processo penale. Ricordo che il pm disse: ‘Abbiamo trovato nella sua abitazione questo prodotto’. E il giudice: ‘Ah, quelle vitamine le prendo anche io’. Fui assolto”.



Parlando invece di vita privata, Carnevale ha ricordato il matrimonio con Paola Perego, da cui sono nati Giulia e Riccardo. Della sua ex ha detto: “In questi anni lei ha parlato pubblicamente dei miei tradimenti, della depressione. E tutto questo mi ha danneggiato.” Lui, al contrario, non ha mai parlato: “non sono un uomo da gossip. […] Poi sì, ho commesso i miei sbagli, ma non sono stato l’unico a sbagliare in quel matrimonio. Non voglio che tra qualche anno i miei nipoti leggano che il nonno è stato il più grande putt*niere d’Italia. Io non ho lasciato, sono stato lasciato. E anche tradito”, ha accusato.