Andrea Costa, sottosegretario al Ministero della Salute, è intervenuto in qualità di ospite nel corso della trasmissione di Rai Uno “Oggi è un altro giorno”, condotta da Serena Bortone. Innanzitutto, il politico ha preso la parola sugli obblighi imposti ai sanitari dal Governo, che “si è assunto una responsabilità precisa: dobbiamo garantire ai cittadini di non essere contagiati proprio da coloro che li dovrebbero assistere”.
Per quanto concerne la validità dei tamponi, Costa ha specificato che “ci sono scelte che spettano alla politica e che la politica deve fare sulla base di considerazioni scientifiche. Per quanto riguarda il tampone molecolare, dunque, abbiamo approvato l’estensione della durata della validità a 72 ore, per quello rapido abbiamo mantenuto le 48 ore”.
ANDREA COSTA: “LO STATO D’EMERGENZA E IL GREEN PASS POTREBBERO SPARIRE”
Il sottosegretario Andrea Costa ha effettuato una considerazione sui controlli dei Green Pass da parte delle aziende: “Siamo consapevoli che stiamo chiedendo agli italiani l’ennesimo sacrificio, ma d’altronde siamo in una fase delicata e c’è bisogno di affrontare le prossime settimane con prudenza e responsabilità. Dal 15 ottobre potranno esserci difficoltà che siamo disponibili a risolvere con le aziende. All’interno di queste ultime ,vanno individuate delle filiere predisposte esclusivamente al controllo della carta verde. Ogni giorno può essere fatto un check a campione oppure a tappeto. Dipende anche dal soggetto: se è vaccinato, il Green Pass dura più a lungo, se non è vaccinato scade dopo poche ore”.
Secondo Costa, l’Italia deve guardare al futuro con ottimismo, in quanto “lo stato d’emergenza, con questo quadro epidemiologico, potrebbe essere rivisto e, con esso, anche l’utilizzo del Green Pass. Dobbiamo dire grazie agli italiani, che hanno dimostrato un grande senso di responsabilità, vaccinandosi. Il Green Pass ci ha consentito di progredire nella campagna”. Infine, una rapida valutazione sugli scontri di Roma e il possibile scioglimento di Forza Nuova: “Le leggi ci sono, se non vengono rispettate devono essere fatte rispettare. Il nostro Paese necessita di un’assunzione di responsabilità da parte della politica e di una ferma condanna contro questi episodi”.