Ipotesi obbligo di mascherina all’aperto? «Attendiamo quelli che saranno i dati, faremo le valutazioni. Io credo che dare la possibilità ai territori di poter gestire in maniera puntuale determinate situazioni può essere la soluzione. L’obbligo di mascherina all’aperto per tutti varrebbe anche per le piccole realtà e i piccoli centri dove il rischio di assembramento è limitato. Io credo che serva dare la possibilità a regioni e sindaci di valutare le situazioni caso per caso»: così Andrea Costa ai microfoni di Oggi è un altro giorno.
Nel corso del suo intervento, il Sottosegretario di Stato al Ministero della Salute sull’ipotesi di tampone obbligatorio anche per vaccinati: «Questa è una misura che non mi vede d’accordo. Noi abbiamo dato fiducia ai vaccini, i cittadini ci hanno seguiti e dobbiamo proseguire su questa strada, correndo sulle terze dose – l’analisi di Andrea Costa – Il tampone per chi è vaccinato rischia di farci perdere credibilità su tutto quello che abbiamo sostenuto in questi mesi. Io non lo introdurrei».
ANDREA COSTA SULLE TERZE DOSI
«Siamo a 15 milioni di cittadini con la terza dose, in un paio di mesi possiamo completare la somministrazione», ha spiegato Andrea Costa, prima di soffermarsi sullo scarso sequenziamento: «I dati mettono in evidenza che siamo indietro, ma l’Iss lavora quotidianamente e confidiamo che la situazione possa migliorare». Andrea Costa, esponente di Noi con l’Italia, ha poi commentato l’attacco di Giorgia Meloni al ministro Speranza, con tanto di richiesta di dimissioni: «Io credo che oggi la priorità sia quella di uscire dalla pandemia e di tornare alla normalità. Speranza è la persona giusta? Io credo che la pandemia in questa fase sia gestita in maniera opportuna, anticipando molte di quelle scelte che i governi europei stanno facendo adesso».