Secondo il sottosegretario alla salute, Andrea Costa, in quota al partito Noi con l’Italia, il sistema a colori per le regioni potrebbe completamente sparire lasciando spazio solamente alla zona rossa. Ed in effetti, per quanto riguarda i vaccinati, le misure di restrizione anti covid incidono poco in zona gialla e arancione, mentre diverso è il discorso per i no vax, e soprattutto per la zona rossa, dove la situazione cambia totalmente anche se si ha ricevuto il siero anti coronavirus. Intervistato dai microfoni del Corriere della Sera, Costa ha spiegato: “Ora che c’è il super green pass e lo scenario è cambiato che senso hanno ancora i colori delle Regioni?”.
Quindi ha aggiunto: “Bisogna avviare con le Regioni un percorso per il loro superamento. Dobbiamo ricordarci come è nato quel sistema. In tempi nei quali il crescere del contagio rendeva necessario porre in atto limiti alla libertà generalizzata”. Il sottosegretario alla salute spiega che il contagio da covid preoccupa ancora: “Ma sono state messe a punto misure più restrittive e puntuali. C’è il super green pass e la semplificazione. E c’è una platea del 90 per cento di vaccinati. Di fronte a questo il sistema dei colori generalizzati non ha più senso. L’unico criterio che deve rimanere è quello della zona rossa”.
ANDREA COSTA: “TAMPONE DOPO 10 GIORNI DI DAD NON HA SENSO”
Il giornalista del quotidiano di via Solferino chiede quindi se non sia pericoloso eliminare gli altri colori, e Costa replica: “Ne ho parlato con qualche interlocutore nel comitato scientifico e condividono”. Secondo il sottosegretario è necessario “Semplificare e agevolare. Anche sulla scuola. Ad esempio quando parliamo di contagiati asintomatici, dopo 10 giorni di Dad, che bisogno c’è di chiedere anche il tampone per il rientro in classe?”. Di conseguenza andrebbe eliminato il test anti covid “Solo per gli asintomatici dopo la quarantena. Questo permetterebbe di alleggerire i tamponi almeno del 50%. E semplificherebbe il lavoro a presidi e personale delle scuole”.