Andrea Crisanti, professore ordinario di Microbiologia presso l’Università di Padova, è finito nel mirino del web per aver acquistato una villa cinquecentesca in Veneto. Alcuni utenti si sono scatenati, sottolineando come la pandemia avrebbe a loro giudizio arricchito l’esperto e i suoi colleghi di tutt’Italia, consentendogli di aggiungere un’ulteriore proprietà al suo patrimonio immobiliare. A fare chiarezza ci ha pensato lui stesso sulle colonne del “Corriere della Sera”: “Io e mia moglie abbiamo iniziato le trattative per quella villa con giardino in provincia di Vicenza un anno e mezzo fa. E, quando abbiamo firmato il rogito, come potevo aspettarmi che la notizia diventasse di pubblico interesse? Ho una bella casa anche a Londra, dove lavoravo fino a pochi anni fa e avevo ottenuto riconoscimenti importanti. Eppure, non è mai successo che qualcuno ne discutesse”.



Secondo Crisanti questa ondata di odio è sintomo di un rigetto, non soltanto mediatico, nei confronti dei virologi e di tutti i medici che si sono avvicendati sul piccolo schermo in questi lunghi mesi per parlare di pandemia agli italiani: “In questa fase, esiste anche una componente psicologica che porta a uno spirito di rivalsa verso chi ha avuto un’immagine pubblica per via di una tragedia enorme. Ma io non mi sono mai sentito un personaggio, mai. Vado in televisione, rispondo ai giornalisti, cerco di fare divulgazione. Non sono un divo, non vivo nel lusso e negli ori. Non si dovrebbe mai scendere così in basso. Sfido chiunque a dimostrare che io ci abbia guadagnato un euro. In televisione, ci sono andato sempre gratis. I compensi per le mie consulenze li ho sempre girati al mio dipartimento”.



ANDREA CRISANTI: “VILLA? NON DEVO RENDERE CONTO DI NIENTE A NESSUNO”

Ancora sulle colonne del “Corriere della Sera”, Andrea Crisanti ha sottolineato come sia assurdo dover rispondere dell’acquisto di una casa e di non ritenere di doverne rendere conto a nessuno: “Intanto, non costa due milioni di euro. Ho fatto un mutuo, neppure troppo leggero. Quanto alle dimensioni, è una dimora progettata per ospitare familiari, parenti e amici, e stare insieme. Ho una certa età, è normale pensare a cose come questa. Me lo posso permettere. Sono una persona agiata. Io e mia moglie occupiamo posizioni apicali da molto tempo e abbiamo sempre condotto una vita frugale. I soldi, non li abbiamo mai buttati”.

Certo, con la notorietà guadagnata all’improvviso, le conseguenze negative non potevano non palesarsi: “Ma io non ho fatto nulla per essere famoso. Le prime volte sono andato in televisione volentieri, per vincere la mia timidezza intrinseca. Quando l’ho superata, l’ho fatto solo per dovere. Dal punto di vista scientifico, avevo le mie soddisfazioni anche prima della pandemia. A me piace la vita sottotraccia, ci torno volentieri”.