Serviranno almeno 3-4 settimane per valutare gli effetti delle misure prese questa settimana per contrastare l’emergenza coronavirus secondo Andrea Crisanti, sottolineando che i casi positivi continueranno a crescere anche nel corso delle prossime settimane. Intervenuto ai microfoni di Adnkronos, il direttore del Dipartimento di Medicina Molecolare della Università di Padova ha spiegato: «Nell’ultimo decreto varato ci sono misure di buonsenso. Ma ognuna di queste non è mai efficace al 100 per cento e quindi non si può lasciare tutto il contrasto alle mascherine o al lavarsi le mani. Sono misure che funzionano, ma da sole non bastano».
ANDREA CRISANTI: “SECONDO AUMENTO CONTAGI ERA PREVEDIBILE”
Andrea Crisanti ha poi sottolineato che un secondo aumento dei contagi era prevedibile, ma una cosa è certa: la situazione di oggi non è lontanamente paragonabile a quella di marzo e aprile. É lo stesso esperto a spiegarlo ai microfoni di Adnkronos: «Quello che cambia è che il numero dei casi non è lo stesso. Oggi sono 10-20 volte meno di quelli che avevamo realmente in quei mesi. E non si può paragonare l’impatto di 4mila casi con 30-40mila». Crisanti ha spiegato che se tornassimo ai numeri di marzo, ci sarebbero dei dati paragonabili anche per quanto riguarda morti e ricoverati. In conclusione, giusto a suo avviso allertarci sul fronte delle terapie intensive, «perché i numeri a questa voce stanno chiaramente aumentando».