Allarme variante indiana, Andrea Crisanti non usa troppi giri di parole. Intervenuto a Oggi è un altro giorno, il microbiologo ha messo in risalto: «Penso che le misure approvate dal governo sulla variante indiana sono giuste ed adeguate: bisogna fare il test sia prima, durante che dopo, e serve una quarantena vigilata. Condivido al 100% quello che ho visto a fare a Fiumicino».
Andrea Crisanti ha poi citato un esempio per rendere bene il suo pensiero sulle riaperture: «In una situazione in cui tutte le persone possono circolare, la probabilità di diffusione delle varianti è maggiore. In Cile, dopo aver vaccinato il 75% della popolazione ed aver aperto tutto, si sono trovati in poco tempo nel mezzo di un’ondata violentissima. In Brasile ci sono 90 varianti di cui non si conosce la potenzialità di diffusione e la capacità di eludere la risposta del vaccino. In India più casi ci sono e più varianti si formano e dunque diventa più difficile controllare».
ANDREA CRISANTI: “COPRIFUOCO ALLE 22 É GIUSTO”
Dopo aver promosso il coprifuoco alle 22 – «non sottovaluterei la differenza tra le 22 e le 23: il virus si trasmette a tutte le ore del giorno, spostare il coprifuoco consente ai ristoranti di fare il doppio turno alla sera e ciò aumenta la probabilità che le persone si incontrino e che il virus si trasmetta. Il senso della misura è quello di diminuire la probabilità che il virus si trasmetta» – Andrea Crisanti ha ribadito: «Non bisogna aprire tutto e avere una copertura vaccinale non sufficiente». Idee chiare sulle misure che sarebbe stato necessario adottare: «Si sarebbe potuto aspettare una ventina di giorni, avere più persone vaccinate e avere meno diffusione: avremmo aperto in condizioni di sicurezza migliori. Speriamo che questo rischio calcolato sia stato calcolato bene».