Andrea Crisanti: “Dengue? Difficilmente le zanzare tigre lo trasportano”

Andrea Crisanti, microbiologo e politico, ospite di “Tango” parla di quella che è la situazione attuale tra virus come influenza e Covid e non soltanto. Per il medico, si parte dalle patologie che potrebbero portare le zanzare: “Potenzialmente la zanzara tigre è in grado di trasmettere Dengue ma è un vettore poco efficiente. Abbiamo una zanzara tigre in Italia da vent’anni ma non abbiamo mai avuto il Dengue autoctono, quindi forse sta succedendo qualcosa che può essere la mutazione del virus. Le zanzare non sono un trasportatore passivo: in genere non tutte le zanzare sono in grado di trasmettere. Può essere che il virus è mutato o che ci sono focolai di altre zanzare. Penso che sicuramente sicuramente sia una cosa da capire perché è una cosa nuova”.



Secondo Crisanti, invece, la malaria “in Italia non è da temere per una serie di motivi. Attualmente colpisce duecento di milioni ogni anno ma è un problema politico perché è un problema della povertà. Queste aree del mondo non hanno le risorse che aveva l’Italia dal 1905 al 1920 quando la malaria nel nostro Paese è stata controllata“.



Andrea Crisanti: “La variante attuale del Covid-19 porta spesso al Long Covid”

Ospite di “Tango”, Andrea Crisanti parla poi anche di Covid-19: “La variante Xec dà una sintomatologia meno importante delle precedenti. La variante peggiore è stata quella inglese. Quella attuale spesso dà sintomatologia post-infezione con il post-Covid, una sensazione di stanchezza a lungo termine. La cosa buona è che abbiamo molti vaccini che funzionano”. Attenzione però anche all’influenza: “Il periodo migliore per vaccinarsi è questo perché si intercetta il picco che solitamente è a fine novembre. Questa variante è effettivamente peggiore” spiega il microbiologo.



Per Crisanti, infine, un commento sulla possibilità di sviluppare vaccini anti-cancro: “In genere un trial clinico dura tanto tempo quindi sicuramente la tecnologia a mRna ha aperto nuove frontiere, perché fa sì che le molecole grandi vengano prodotte utilizzando come stampo l’Rna che viene prodotto. Trent’anni fa non avevamo neanche un farmaco anti-tumorale, ora ne abbiamo tantissimi”.