L’autorevole professor Andrea Crisanti, microbiologo dell’università di Padova, in collegamento da Londra con il programma di Rai Uno, “Oggi è un altro giorno”. “Per avere idee delle effetto riaperture bisognerebbe aspettare 4/6 settimane comunque la realtà è questa – le sue prime parole – le riaperture non hanno aumentato in maniera drammatica i dati, rispetto all’anno scorso c’è la campagna vaccinazione e questa è la grande differenza, per ogni 10% di vaccinazioni abbattiamo l’rt del 10%. Bisogna considerare anche le persone che sono guarite che contribuiscono all’immunità di gregge, in Italia si stima siano 10 milioni, più 28 milioni di vaccinati, quindi circa 38 milioni di persone che è una buona protezione. Con queste misure e con questi affollamenti senza vaccinazioni saremmo in una situazione molto diversa”.



Sulle mascherine: “A settembre penso che saremo in una situazione migliore rispetto ad oggi, quindi penso che da giugno all’aperto penso sia un’ipotesi, qui a Londra non le usa più nessuno”. Ancora sui vaccini: “Vorrei cogliere l’occasione per invitare le persone a vaccinarsi indipendentemente dai vaccini, sono tutti sicuri. Jessica Morlacchi mi sembra perfettamente in salute, sta bene, quindi se non fa terapia ormonale può tranquillamente fare AstraZeneca”. Sul vaccino Reithera, vaccino italiano per cui al momento i fondi sono stati bloccati: “Il finanziamento iniziale non aveva seguito criteri trasparenza, dopo che i quattrini gliel’hanno promessi, ad un certo punto glieli levano, si è sbagliato due volte quindi. Il fatto che l’Italia abbia un vaccino è una situazione che parte da lontano, parte da 20 anni di pochissimi finanziamenti alla ricerca italiana, sono irrisori rispetto a quanto fatto in Germania, Usa, e Inghilterra, questo è il risultato di quanto non fatto negli ultimi anni”.



ANDREA CRISANTI: “IN ITALIA DIFFICILISSIMO INVESTIRE NELLA RICERCA”

“In Italia è difficilissimo fare degli investimenti nella ricerca – ha proseguito Andrea Crisanti – a volte io mi trovo a firmare risme di carte per soli 300 euro”. Infine, sull’immunità di gregge: “Con l’inglese si raggiunge vaccinando il 70% della popolazione italiana, ma se non vacciniamo coloro che hanno meno di 18 anni (circa 10 milioni), l’immunità di gregge si sfiorerà solamente visto che non tutti si vaccineranno. Ma è anche vero che un impatto si sta vedendo ora figuriamoci quando arriveremo al 60/70%. La vera sfida sarà la durata del vaccino e le varianti. Se il vaccino dura 2 o 3 anni, non c’è problema, se invece dura 8 mesi è una cosa completamente diversa. Ma non è possibile fare previsioni. Se poi sarà come l’influenza, pazienza”.

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