Andrea Crisanti ministro? Lo stesso sarebbe disponibile nel caso in cui il prossimo presidente del consiglio (al momento il maggiore candidato è Mario Draghi, ex numero uno della Banca Centrale Europea), si facesse avanti. L’ex membro della task force anti covid della regione Veneto, considerato il “padre” del contenimento della prima ondata nella regione governata da Zaia, è stato interpellato dall’agenzia Ansa, e a precisa domanda su un eventuale incarico futuro da ministro ha spiegato: “Nemmeno io ho mai pensato a questa eventualità. Se me lo dovessero chiedere comincerei a pensarci su”.



Ovviamente Crisanti andrebbe a ricoprire la carica di ministro della salute e in questo momento di pandemia un “addetto ai lavori” farebbe senza dubbio più che comodo. Il professore dell’università di Padova è sempre stato in prima linea nella lotta al covid e più volte ha esternato la necessità di utilizzare il “pugno di ferro” per contrastare la pandemia.



CRISANTI, FRA MINISTRO CON DRAGHI E L’EPIDEMIA DI COVID: “LA PROSSIMA ESTATE…”

Bastone quindi e non carota, come quanto preventivato in vista della prossima estate: “La prossima estate dovremo essere più cauti rispetto allo scorso anno”, le parole del direttore del Laboratorio di Microbiologia e Virologia dell’Azienda ospedaliera di Padova, parlando nella giornata di ieri con la trasmissione Un Giorno da Pecora, su Radio Rai 1. Crisanti ha quindi aggiunto, analizzando l’attuale situazione della pandemia: “La suddivisione in zone ci lascerà in questa situazione intermedia, con questo numero di casi abbastanza elevati accompagnati da una mortalità non indifferente. Ci dovremo abituare a vedere circa 300 morti al giorno numeri un po’ più bassi che vedremo tra un paio di settimane. Andremo avanti con le zone fino a che non ci sarà l’impatto del vaccino, quindi verso settembre-ottobre”. Secondo Crisanti i contagi non calano come dovrebbero per via di misure insufficienti: “È come se si riempisse una vasca con un rubinetto – dice a riguardo a SkyTg24.it – e l’acqua uscisse dall’altra parte alla stessa velocità. Siamo in equilibrio”.

Leggi anche

Riforma pensioni 2025/ Uilp e Fnp-Cisl attendono certezze sulla rivalutazione (ultime notizie 18 ottobre)