Quella ai no vax è stata un’inutile “caccia alle streghe che distoglie dall’obiettivo principale” secondo Andrea Crisanti, direttore dei dipartimenti di microbiologia e virologia dell’università di Padova. Ospite di “L’Aria che tira” su La7, il virologo si è infatti detto preoccupato per quanto sta succedendo in diversi paesi europei: “In Inghilterra si è vaccinato il 74% della popolazione e hanno 40mila casi al giorno”, mentre “l’Irlanda dove si è vaccinato il 93% della popolazione con età superiore a 18 anni, con una media dell’84%, in questo momento è la nazione che ha più contagi al mondo: c’è qualcosa che non capiamo e bisogna metterselo in testa”.
Secondo Crisanti i numeri dei morti dovuti al Covid non tornano: “Se si vedono gli altri paesi come Germania e Inghilterra il rapporto decessi-casi è molto vicino al 4 per mille, in Italia questo non accade perché probabilmente sottostimiamo molto il numero di casi. Saremo sui 20-25mila casi giornalieri almeno. Il tracciamento non l’abbiamo mai fatto, non ci abbiamo investito in logistica quindi è inutile starne a parlare perché anche se ne parliamo parleremmo di cose irrealizzabili. Sono preoccupato, in Italia abbiamo perso due mesi di tempo a parlare di no-vax quando era chiaro che il problema era un altro”.
Crisanti: “Evitare manifestazioni no vax se…”
Il microbiologo Andrea Crisanti, ospite su La7 di “L’Aria che tira”, ha sottolineato: “I no vax non devono essere la foglia di fico per coprire errori di strategia e di decisioni. Non è stata fatta nessuna analisi per capire quali erano i vaccini che davano più protezione. Si è fatto questo miscuglio e non si capisce se Moderna dà più protezione di AstraZeneca o Pfizer. E questa era una cosa che si sarebbe potuta tranquillamente fare e non è stata fatta. Avendo fatto questo miscuglio incredibile in cui c’è chi ha fatto AstraZeneca, chi ha fatto Moderna, chi ha fatto il mix delle due dosi, è chiaro che c’è un impatto sulla protezione: non sappiamo qual è il livello di protezione della popolazione”.
Crisanti ha poi spiegato: “In Italia i no-vax, manifestando e riunendosi tutti insieme, annullano completamente l’effetto protezione che diamo loro noi vaccinati, là il virus si diffonde come una bomba. Quindi l’unica restrizione da fare è di impedire loro di manifestare senza protezione”. Il professore ha poi aggiunto: “Ora la priorità è fare le terze dosi e noi abbiamo il problema di farne 45 milioni in pochi mesi”.