Prosegue il dibattito sul dossier scuola, Andrea Crisanti entra in tackle sul ministro Lucia Azzolina. La titolare del Miur è in pressing per la riapertura degli istituti e si va verso una riapertura graduale a partire dal 7 gennaio 2021. Franco Locatelli ha messo in risalto l’importanza del ritorno in aula degli studenti, ma il microbiologo dell’Università di Padova ha acceso i riflettori su un aspetto.
Intervenuto alla presentazione del libro “Scimmie al volante”, Andrea Crisanti ha messo in risalto che ancora oggi non sappiamo quanto le scuole contribuiscano alla trasmissione del virus: «Questo penso sia inaccettabile», l’affondo dell’esperto. Il professore ha poi aggiunto: «I dati non sono stati resi pubblici e non sono stati analizzati dalla comunità scientifica».
ANDREA CRISANTI: “NON CI SONO PROVE CHE SCUOLA SIA SICURA”
Lucia Azzolina ribadisce che la scuola è un luogo sicuro, ma per Andrea Crisanti non ci sono evidenze scientifiche per confermarlo. Il microbiologo ha spiegato che «abbiamo il dogma che dentro la scuola non ci sia trasmissione del virus», ma a tal proposito non ci sono prove. Ed ecco la proposta dell’esperto: «Forse la cosa giusta da fare sarebbe aprire un distretto scolastico in una zona gialla, arancione e rossa e vedere cosa succede».
Ricordiamo che già recentemente, ai microfoni di Agi, Andrea Crisanti aveva bacchettato il ministro M5s, che aveva definito la scuola un «sistema di tracciamento»: «Come si può dire allora che la scuola è un ‘formidabile strumento di tracciamento’ sulla base di test non del tutto affidabili, che vanno eseguiti su una popolazione sintomatica e, invece, caratteristica di quella scolastica è che contrae il virus in modo asintomatico?».