Andrea Cerioli e Arianna Cirrincione hanno incantato il pubblico de 76 esimo Festival del Cinema di Venezia con un red carpet da sogno. Consapevole di trovarsi in un contesto ben distante da quello che fino a oggi ha caratterizzato il suo percorso mediatico, l’ex tronista di Uomini e Donne ha pensato bene di chiarire la faccenda e, incarnando in parte il pensiero comune sui social, ha precisato di sapere molto bene di non essere uno dei divi di fama internazionale che ogni anno calcano il red carpet. “Un Brad Pitt, una Penelope Cruz, una Meryl Streep […] cosa penseranno vedendoci lì? – si è chiesto Andrea Cerioli – non siamo neanche un briciolo di quello che sono loro, non siamo attori, non siamo internazionali, non siamo nulla di tutto questo “Festival internazionale del Cinema”. Tuttavia, “è la consapevolezza di quello che si è, quello che si è fatto dare il giusto valore della propria presenza”; inoltre, spiega Cerioli , “viviamo un sogno per una notte, una soltanto”, come la pubblicità, una “piccola pausa” quando si guarda un grande film. In suo supporto, qualche ora fa, è arrivato anche Andrea Dal Corso, che ha aggiunto un’ulteriore riflessione al suo pensiero.
Andrea Dal Corso: “Non voglio essere blasfemo, ma…”
A dare man forte ad Andrea Cerioli, a difesa della presenza di molti ex volti di Uomini e Donne al Festival del Cinema di Venezia, è stato Andrea Dal Corso, che qualche ora fa ha voluto precisare il suo punto di vista. “Probabilmente quello del red carpet non è il nostro posto, non è la nostra “festa” e di questo penso che, chi più e chi meno, ne siamo perfettamente consci. Nessuno di noi – spiega il fidanzato di Teresa Langella – ha creato cultura o arte cinematografica! Ma in qualche modo è anche il festival dello spettacolo e dell’intrattenimento… e noi in qualche modo, nel nostro super super super piccolo, abbiamo intrattenuto parecchie anime”. Secondo Andrea Dal Corso: “per certi versi abbiamo fatto anche qualcosina in più dei grandi attori di Hollywood” e, senza voler essere “blasfemo”, ha precisato che, al contrario dei divi del cinema, i protagonisti di Uomini e Donne, senza “studio e recitazione”, hanno dato prova di grande valore: “Noi non abbiamo recitato (o perlomeno in molti così hanno fatto […]) – ha spiegato Dal Corso – noi abbiamo messo in gioco i nostri veri sentimenti, giocandoci tutto: felicità e dolore. E per quanto sia ancora considerato frivolo per molti – ha aggiunto Dal Corso – è un programma che non necessita di studio e di esercitazione, ma necessita di coraggio”.