Fra i 3 potenziali candidati a sindaco di Milano incontrati da Matteo Salvini ci sarebbe Andrea Farinet. Lo riporta La Repubblica, aggiungendo un tassello al mosaico di difficile completamento nel centrodestra per quanto riguarda le amministrative dell’autunno. Con il sindaco uscente Beppe Sala attualmente senza sfidante, fonti leghiste fanno sapere che per ulteriori novità sul nome dello sfidante bisognerà attendere almeno la metà della prossima settimana. Manca infatti il via libera formale di Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni e dei centristi, mentre invece ci sarebbe già un’intesa tra Matteo Salvini e Silvio Berlusconi sul nome di Farinet. Ma chi è il possibile candidato del centrodestra a Palazzo marino? Sul suo blog www.andreafarinet.eu Farinet (presidente della fondazione Pubblicità Progesso), si presenta così: “Professore universitario di Economia di impresa con una esperienza di ricerca e docenza all’Università Bocconi dal 1983 al 2007 su temi quali la Corporate governance, le strategie di business con particolare riferimento al mercato dell’Information&Communication Technology, al Travel&Trasportation, ai New Media ed al Food“.
ANDREA FARINET CANDIDATO CENTRODESTRA A MILANO?
Nella sua pagina Facebook Andrea Farinet si presenta con una foto profilo che lo ritrae nell’atto di lanciarsi da un aereo per un volo col paracadute. Qui il candidato sindaco in pectore precisa: “Sono stato relatore a convegni italiani e internazionali quali World Business Forum, World Marketing Forum, Aspen Institute, Ruling Companies, Studio Ambrosetti, Business International, Economist, Il Sole-24Ore, SMXL Conference, European Socialing Forum“. Come riportato da La Repubblica, Farinet risponderebbe all’identikit tracciato da Salvini, che ha dichiarato di aver trovato finalmente la persona giusta, “un docente universitario e imprenditore, filantropo“, poco più che sessantenne. Silvio Berlusconi non sarebbe contrario, ma Giorgia Meloni non avrebbe dato ancora il suo benestare. E’ proprio alla leader di Fdi, con cui la Lega è ormai in guerra per la leadership del centrodestra, che dal Carroccio attribuiscono il naufragio della candidatura di Oscar di Montigny. Tesi respinta dai meloniani, secondo cui semmai proprio Salvini è responsabile di non aver organizzato un incontro tra il manager di Banca Mediolanum e Giorgia Meloni. I centristi di Noi con l’Italia sperano ancora di spuntarla con Maurizio Lupi, ma Salvini insiste con la candidatura a vice di Gabriele Albertini ben sapendo che non accetterebbe di fare il numero due dell’ex ministro ciellino. Alla stessa carica, poi, ambisce Fratelli d’Italia. Il puzzle del centrodestra a Milano è ancora in via di composizione…