Andrea Giardina sta per assumere le redini dell’impegno della televisione pubblica di accompagnare i cittadini verso approfondimenti culturali. Tutto grazie a #Maestri, in onda nel primo pomeriggio di Rai 3 di oggi, mercoledì 27 maggio 2020. Giardina parlerà in particolare degli antichi romani e di come siano stati un popolo unico. Prima della romanizzazione, nessun Paese al mondo poteva contare su un numero così importante di molteplici e variegate genti. Roma ha avuto il merito di unire la Penisola sotto il punto di vista politico, fino a quando nel I secolo d.C. i cittadini non hanno ricevuto tutti la cittadinanza. Giardina intanto ha già fatto sentire la propria voce con il governo, per via del decreto in cui si sono limitate le visite ai soli congiunti. In tempo di Coronavirus, solo chi ha legami di sangue può avere un incontro ravvicinato. Non la vede così Giardina come tutti i firmatari che a fine aprile hanno detto no alle misure previste dalla Fase 2. Una visione che a detta dei sessanta storici che hanno firmato la lettera, è distorta quanto illogica. Priva di contatti con la realtà e mirata a impedire a milioni di persone di riuscire a coltivare rapporti affettivi con chiunque, a prescindere dal legame biologico o giuridico.
ANDREA GIARDINA, E LA COMMISSIONE PER GLI INSEGNANTI “UN ATTO IMPORTANTE”
La Storia è importante per Andrea Giardina e non solo per partito preso: lo storico italiano infatti crede fermamente che ognuno abbia il diritto di imparare la Storia, i suoi perchè e i suoi accadimenti. E forse l’autore del Manifesto scritto per Repubblica ci aveva visto lungo: lo aveva sottolineato già lo scorso gennaio, prima ancora che la pandemia diventasse evidente con la sua distruzione in tutto il mondo. “Dalla nascita della Repubblica italiana fino a oggi”, ha detto Lucia Azzolina al Quirinale “non era mai accaduto che la questione dell’insegnamento della storia fosse legata a un’emergenza civile. Questo ci fa capire la condizione preoccupante in cui viviamo”. Ai suoi occhi, il Paese sta correndo sempre di più verso un abisso fatto di ignoranza e perdita della moralità costruita nel tempo. Così si è istituita la Commissione che si occupa di formazione degli insegnanti e dei metodi di insegnamento, presieduta dal professor Giardina. “È un atto importante che cade in una fase molto delicata del nostro paese”, ha detto nel suo lungo intervento, “È inammissibile che una sopravvissuta di Auschwitz sia costretta a vivere sotto scorta. E mi sembra sempre più diffusa la volontà di cancellare dal calendario civile italiano la lotta al fascismo. Come è possibile che alcuni comuni considerino le “pietre di inciampo” un argomento divisivo? E come è possibile che il comune di Verona renda omaggio a Liliana Segre, vittima della persecuzione, e contemporaneamente a Giorgio Almirante, complice morale dei suoi aguzzini?”.