Prima è stato circondato da una decina di militanti di Casa Pound, poi è stato picchiato: aggressione choc a Torino contro Andrea Joly, giornalista della Stampa che stava girando un video durante una festa della formazione di estrema destra. Si è trovato per caso nel circolo di via Cellini, all’esterno dell’Asso di Bastoni, mentre era in corso un raduno tra fuochi d’artificio e fumogeni, quindi ha preso in mano il cellulare e ha ripreso la scena senza sapere che poi avrebbe ripreso anche il momento in cui è stato aggredito (qui il video). Alcuni attivisti lo hanno notato e gli si sono avvicinati per chiedergli se fosse uno di loro, ma quando hanno capito che non era un simpatizzante hanno reagito intimandogli di consegnare loro il cellulare, poi sono passati alle minacce e quindi all’aggressione.
Mentre Andrea Joly si allontanava, è stato fatto cadere, poi una decina di militanti di Casa Pound lo hanno circondato e aggredito, prendendolo a calci, riportando ferite per le quali si è fatto poi medicare in ospedale. Subito sono scattate le indagini, affidate agli agenti della Digos che si sono messi subito ad esaminare i video per cercare di individuare gli autori dell’aggressione al giornalista della Stampa. Dopo poche ore ci sono già i primi indagati: sono stati identificati due dei presunti autori, che militano in Casa Pound. Ora rischiano una denuncia per lesioni personali con l’aggravante del reato commesso per l’agevolazione di gruppi che tra i loro obiettivi hanno la discriminazione o l’odio.
ANDREA JOLY AGGREDITO: INTERVIENE ANCHE GIORGIA MELONI
Il raduno a Torino era per festeggiare i 16 anni del circolo ed è stato ripreso anche dai residenti della zona: si vedono decine di militanti che occupano la strada con fumogeni e fuochi d’artificio mentre cantano inni a Mussolini e intonano Faccetta Nera. Già nel pomeriggio erano andati a vedere personalmente cosa stava accadendo davanti al circolo, vedendo arrivare decine di persone, ma a uno è stato intimato di non riprendere nulla.
Sulla vicenda dell’aggressione ad Andrea Joly è intervenuta la premier Giorgia Meloni, che ha voluto esprimere solidarietà al giornalista della Stampa aggredito, «un atto di violenza» che ha condannato fermamente, assicurando che «l’attenzione del governo è massima» e di aver chiesto al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi di aggiornarla sugli sviluppi del caso. Nelle ultime ore ha parlato lo stesso Andrea Joly, spiegando che si era ritrovato a mezzanotte in via Cellini e di aver riconosciuto che era una festa di Casa Pound, quindi per circa 10 minuti avrebbe cercato di documentare ciò che stava accadendo per proporlo alla Stampa, di cui è giornalista.