PERCHE’ ANDREA KIMI ANTONELLI SI CHIAMA COSI’? “PAPA’ NON SAPEVA COME…”
Andrea Kimi Antonelli perché si chiama così e chi è Kimi Raikkonen, una delle leggende della Formula 1 contemporanea a cui il nome del giovane driver italiano è ispirato? Questo venerdì il talento bolognese, da poco diventato maggiorenne, ha fatto il suo esordio ufficiale alla guida di una delle Mercedes (anche se solamente nelle prove libere, sostituendo nientemeno che Lewis Hamilton, promosso sposo alla Ferrari) per una data storica dato che avviene proprio sul circuito italiano del Gran Premio di Monza. E se in un altro articolo abbiamo raccontato l’ancora breve carriera di Andrea Kimi Antonelli e perché venga considerato da molti un predestinato, qui spieghiamo invece perché si chiama così e qual è il legame col 44enne ex pilota finlandese…
Andrea Kimi Antonelli perché si chiama così? Per rispondere a questa domanda dobbiamo raccontare brevemente le origini del 18enne driver di Bologna, passato già al volante non solo dei kart ma delle vetture di Formula 4 e Formula 2 oltre che Gran Turismo: figlio dell’ex pilota Marco Antonelli e apparso già brevemente in un cameo nella pellicola del 2016 “Veloce come il vento” di Matteo Rovere (ispirata alla vita del pilota di rally Carlo Capone), Andrea Kimi Antonelli in realtà ha un secondo nome che può trarre in inganno, soprattutto coloro che sono appassionati di Formula 1 e che pensano immediatamente a Kimi Raikkonen, protagonista proprio dell’ultimo titolo mondiale vinto a Maranello nel 2007, prima di oltre 17 anni di vacche magre.
CHI E’ KIMI RAIKKONEN? LEGGENDA DELLA F1, L’ULTIMO FERRARISTA IRIDATO
Insomma, raccontare di Andrea Kimi Antonelli perché si chiama così ci porta a svelare il mistero: nonostante il presunto rimando nostalgico e l’omaggio a uno dei piloti più amati della nostra generazione la scelta del padre del pilota di Bologna non è riferita al 44enne originario di Espoo (nella zona meridionale della Finlandia) e oggi dirigente sportivo dopo una vita in Formula 1 e nel rally. “Il nome Kimi non è riferito a Raikkonen” aveva spiegato tempo fa Antonelli jr., correggendo chi lo aveva collegato automaticamente al driver della Ferrari, errore peraltro fatto in buona fede da tanti prima che il nome di Andrea arrivasse sulla bocca di tutti grazie anche alla benedizione di Toto Wolff come possibile guida del futuro (“Kimi? La mia prima scelta: è veloce e ha talento, gli manca solo l’esperienza”).
Ma allora Andrea Kimi Antonelli perché si chiama così? “È solo perché mio padre mi voleva dare un nome che suonasse bene con Andrea, solamente che non sapeva quale darmi…” aveva confessato il ragazzo aggiungendo che un ruolo importante l’ha avuto Enrico Bertaggia, amico di famiglia, pronto nel suggerire ‘Kimi’ al signor Antonelli. E pazienza se “non è riferito al pilota” dato che probabilmente lo stesso Kimi Raikkonen apprezzerà comunque quest’ennesima attestazione indiretta di stima, segno del fatto che il suo nome oramai fa parte dell’immaginario collettivo di chi ama la Formula 1. Lui, pur avendo vinto solo una volta il Mondiale, è ricordato con affetto per i suoi otto anni in Ferrari (dal 2007 al 2009 e poi nel 2014-2018), dopo essersi messo in mostra con la McLaren con ottimi piazzamenti. Prima del ritiro nel 2021, i migliori piazzamenti li aveva avuti ancora con la Rossa (3° nel 2008 e nel suo ritorno nel 2018) e la Lotus (3° nel 2012).