Chi è Andrea Maggi

Andrea Maggi confermato anche quest’anno come l’insegnante di italiano de Il Collegio 6, il docu-reality di successo trasmesso su Rai1. La sesta edizione del popolare programma quest’anno è ambientata nel 1977 e dietro la cattedra troveremo uno dei volti cult del docu-reality: Andrea Maggi, professore di italiano. Il prof di italiano alla vigilia della partenza della sesta edizione ha rivelato alcune anticipazioni sulla sesta stagione ambientate quest’anno nel 1977: “è un anno molto particolare perché fu l’anno dell’attivismo giovanile e poi, dal punto di vista musicale, l’anno del punk, della disco music, l’anno delle radio libere, delle fanzine, l’anno in cui i giovani fecero sentire la loro voce”.



Il prof non nasconde di avere grandi aspettative: “mi aspetto, quindi, un’edizione in cui i giovani cercheranno di far sentire la loro voce e non soltanto per fare confusione o almeno me lo auguro!”. Non solo, Maggi ha anche parlato di come Il Collegio ha cambiato la sua vita personale visto che da quattro anni è il professore di Italiano.

Andrea Maggi: “Il Collegio ha cambiato la mia vita”

Andrea Maggi da quando è diventato il professore di italiano de Il Collegio si sente una rockstar. A raccontarlo è stato proprio il funzionario pubblico dalle pagine di TvBlog: “questa mia partecipazione a Il Collegio mi ha fatto diventare, agli occhi dei miei studenti, una specie di rockstar, pur essendo un funzionario pubblico! Di solito, le rockstar sono quelle come i Maneskin che vanno contro il costume, che mostrano un po’ la trasgressione, io, invece, sono una rockstar pur essendo un rappresentante, in un certo senso, delle istituzioni perché, effettivamente, come una rockstar, mi fermano per chiedermi l’autografo o per farsi una foto con me. Questa è una cosa molto divertente perché sono rimasto un uomo molto ordinario eppure sono considerato dai ragazzi come una star vera e propria!”.

Anche sui social Maggi è molto seguito dai giovanissimi e non solo. Un successo strepitoso che il prof ha commentato così: “i ragazzi apprezzano il fatto che io li tratti con rispetto e, però, anche con schiettezza. Io, sui social, non ho mai lisciato il pelo ai ragazzi, quando c’è da rimproverarli li rimprovero e vedo che i ragazzi apprezzano questa schiettezza”. Infine parlando della Generazione Z, il prof ha sottolineato: “ha tantissime qualità, grandissimi talenti, purtroppo, troppo spesso, soffocati da una grande fragilità dovuta soprattutto alle fragilità degli adulti. I ragazzi di oggi sono molto fragili perché risentono della fragilità dei loro genitori o dei loro stessi insegnanti”.