Andrea Maggi “È molto difficile instaurare un rapporto di fiducia con gli adolescenti”

Andrea Maggi è il prof di italiano de Il Collegio 2022. Anche quest’anno è stato confermato nel cast della settimana edizione del popolare docu-reality di Rai2 che quest’anno catapulterà gli allievi protagonisti negli anni ’50. Proprio il professore parlando degli studenti e degli adolescenti di oggi ha raccontato dalle pagine di giuntieditore.it quanto sia diventato difficile comunicare con loro. “È molto difficile instaurare un rapporto di fiducia con gli adolescenti. Loro osservano il mondo degli adulti con estrema attenzione e, se da un lato ci sentono predicare bene, poi constatano che nella vita diamo prova di essere ipocriti, scorretti, incoerenti, corrotti, immorali e talvolta amorali” – ha detto il professore precisando – “come possono fidarsi di noi, se noi stessi diamo prova di non rispettare le nostre stesse regole?”.



Non solo, Maggi ha aggiunto: “come insegnante mi propongo ai miei studenti per come sono, con i miei pochi pregi e con i miei molti difetti. La sincerità è alla base di un rapporto onesto. Cerco un confronto ad armi pari, nel massimo rispetto di chi ho davanti. Non giudico mai né emetto sentenze, ma tento di comprendere e, se posso, provo a dare consigli. Quando vedo che sono loro a potermi aiutare, ascolto con molto interesse. Mi piace imparare dai miei studenti; è una cosa che mi stimola tremendamente. Questo loro lo percepiscono. Per questo, credo, andiamo d’accordo”.

Andrea Maggi e il libro “Conta sul tuo cuore”

Non solo il prof di italiano de Il Collegio 2022, Andrea Maggi è anche scrittore. Il professore d’italiano, infatti, ha pubblicato un libro dal titolo “Conta sul tuo cuore” che ha raccontato così a giuntieditore.it: “racconta di alcune ragazze e alcuni ragazzi di una quinta liceo classico arrabbiati con il mondo e con se stessi, che non hanno le idee chiare per il futuro, e del loro professore di italiano, che per aiutarli a ritrovarsi decide di portarli in un rifugio di montagna, lontano dal loro “habitat” urbano, dalle comodità e dalla tecnologia”.

L’idea del libro è nata proprio osservando il mondo dei ragazzi: “osservando i ragazzi di oggi, che sono come i ragazzi di ieri e come quelli di domani: inquieti sognatori e ribelli per principio. Gli adulti spesso si limitano a criticarli, a giudicarli e a sottovalutarli, dimenticando di essere passati per quella fase turbolenta della vita in cui ci si sente Dio e contemporaneamente si sente di valere meno di zero. Volevo raccontare i giovani d’oggi senza dare giudizi morali, facendo divertire e pensare allo stesso tempo”.