ANDREA MARCENARO, IL TRAFILETTO CHOC SUL FOGLIO
Attorno a un trafiletto satirico è scoppiata una bufera che intreccia il giornalismo al mondo della tv. Sigfrido Ranucci e Andrea Marcenaro sono i protagonisti del caso su cui è intervenuto anche l’Ordine dei giornalisti. Ma andiamo con ordine, partendo appunto da quanto apparso sul Foglio dopo la puntata di Report, in particolare sul servizio contro Silvio Berlusconi che ha suscitato la dura reazione della figlia Marina. Viene citato lo tsunami del 2005 a Sumatra, dove Ranucci era stato per raccontare l’accaduto, commentando satiricamente che purtroppo è riuscito a tornare da lì.
Di fronte a queste parole, non ha reagito solo il diretto interessato, ma anche suo figlio, che ha scritto una lettera per replicare al giornalista del Foglio. In realtà, anche in altri passaggi Andrea Marcenaro è stato durissimo nei confronti di Ranucci, ad esempio per la frequenza con cui da tempo “mette quintalate di merda nel ventilatore“.
Dopo il trafiletto di Andrea Marcenaro, Sigfrido Ranucci replica facendo notare il passaggio che lo ha infastidito, una “perla” dopo gli attacchi recenti per la puntata sulla mafia e la Palestina. Oltre a rimarcare il fatto che si tratti del giornale che aveva criticato il governo sul caso Cecilia Sala, evidenzia il dispiacere per la sua mancata morte.
LA REPLICA DEL FIGLIO DI SIGFRIDO RANUCCI E L’INTERVENTO DELL’ODG
Anche il figlio di Ranucci ha scritto un post su Facebook, ma si tratta di una vera e propria lettera in cui confessa di avere la paura di perdere il padre per il lavoro che svolge, citando alcuni episodi che lo hanno scosso, come quando trovarono alcuni proiettili nella cassetta della posta di casa quando lui aveva solo 7 anni. Ma ha raccontato anche vari episodi di minacce che lo hanno segnato profondamente. In merito alla vicenda dello tsunami a Sumatra, ha ricordato che in quel momento capì che avrebbe dovuto vivere il rapporto col padre come se avesse una scadenza.
Emanuele Ranucci ha poi chiosato parlando di morte del giornalismo italiano. Più sintetico l’intervento dell’Ordine dei giornalisti, che in un comunicato ha definito “spregevole” e un esempio di “pessimo giornalismo” quanto scritto da Andrea Marcenaro nella sua rubrica sul Foglio, esprimendo solidarietà a Ranucci.