Serve un cambio di passo e Giuseppe Conte deve prendersi le sue responsabilità: questo il giudizio di Andrea Marcucci. Interpellato da La Verità, il capogruppo del Partito Democratico al Senato ha subito messo in risalto che non è possibile aprire una crisi al buio – «Questo è un momento in cui il Paese non può permetterselo» – ed ha affermato di attendere un’azione del premier finalizzata a rinsaldare la maggioranza.
Le richieste di Italia Viva, così come quelle degli altri partiti di Governo, sono chiare, e Andrea Marcucci è netto: «Non si governa da soli, le decisioni devono essere collegiali, i partner di maggioranza non devono essere umiliati ma valorizzati, il contributo delle minoranze deve essere raccolto». L’esponente dem ha invocato un nuovo patto di legislatura, sottolineando la grande occasione offerta dal Recovery Plan: «Io parto proprio dalle ammissioni del premier Conte, nelle bozze presentate: finora manca la politica, ha detto, cioè una visione strategia del futuro. Anch’io la penso così».
ANDREA MARCUCCI: “MINACCIARE CRISI GOVERNO É DA IRRESPONSABILI”
«Con la situazione che stiamo affrontando, economica e sanitaria, non possiamo permetterci maggioranze raccogliticce», il giudizio di Andrea Marcucci sui possibili “responsabili” a disposizione di Conte in caso di emergenza, definendo l’ipotesi un’azione politicamente pericolosa per il Paese. E il capogruppo dem al Senato è tranchant sugli scenari di rimpasto e elezioni anticipate: «Minacciare crisi di Governo o il ricorso ad elezioni è da irresponsabili».
Andrea Marcucci ha considerato eccessiva la definizione di «deriva autoritaria» a proposito del caso servizi segreti, sottolineando che la gestione dell’intelligence è comunque una funzione talmente delicata che servono soprattutto affidabilità e lealtà. In soldoni, il premier Conte dovrebbe trasferire la delega a una persona fidata. Poi una battuta sul piano vaccini: «Il commissario Domenico Arcuri ha indicato la data di settembre per raggiungere un livello di gregge. Mi sembra, da questo punto di vista, un crono programma serio. La politica non deve scommettere sul disastro».