Andrea Marcucci critico nei confronti del suo Partito Democratico. Il capogruppo dem al Senato oggi è stato protagonista a Un giorno da pecora ed ha fatto il punto della situazione tra governo e non solo: «Credo che serva un atteggiamento di maggiore spinta, bisogna stare dentro questa maggioranza da protagonista e senza subire questa alleanza. Io pretendo che il Pd e il mio segretario Zingaretti siano protagonisti e dettino l’agenda».



Nel corso del suo intervento, Andrea Marcucci ha bocciato l’ipotesi di un Congresso Pd fissato al 2023, chiedendo un anticipo dopo le elezioni amministrative, partendo entro la fine del 2021. A proposito degli appuntamenti elettorali ha aggiunto: «Secondo me si fanno o a luglio o a settembre».

ANDREA ORLANDO: “ORLANDO SI DEVE DIMETTERE DA VICESEGRETARIO”

Negli ultimi giorni in casa Partito Democratico si è acceso il dibattito sul ruolo di Andrea Orlando, nominato ministro del Lavoro nel governo guidato da Draghi e attualmente vicesegretario dem. Netto Andrea Marcucci ai microfoni di Un giorno da pecora: «Fossi in lui mi dimetterei perché ruolo di ministro molto impegnativo. Prima dell’ingresso nel governo Conte avevamo due vicesegretari. La De Micheli, ovviamente, poi si è dimessa quando è diventata ministro». Ricordiamo che nelle scorse ore è arrivata la dura presa di posizione di Giuditta Pini ai microfoni di Repubblica: «Paola De Micheli ha raccontato che Nicola Zingaretti la chiamò dopo la sua nomina a ministra, invitandola a lasciare la vicesegreteria. Ubbidì. Questa volta la telefonata non è stata fatta. Non capisco perché. Penso che in casi come questi non si debba aspettare nessuna chiamata, rimettendosi al giudizio dell’assemblea, già fissata per il 13 marzo».



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