Andrea Montovoli a Verissimo torna a parlare del delicato argomento della sua permanenza in carcere. “Mi sono perso. – esordisce l’attore – C’era bisogno di soldi e sono entrato in un imbuto dal quale è poi impossibile uscire. Una volta che entri ti trascina verso il baratro. Ma quando tocchi il fondo puoi solo risalire.” E continua: “Ho fatto una caz*ata in cui c’entra la droga. In carcere sono stato 6 mesi, poi c’è stata la comunità. È una storia che voglio raccontare, sto mettendo insieme tutti i miei pensieri perché penso che vorrò scriverla quella storia.” Tuttavia oggi tutti si è risolto per il migliore dei modi: “Io grazie a quello che ho vissuto oggi però sono un attore, ho trasformato una cosa brutta in una cosa bella.” La Toffanin chiede infine quale sia stata la cosa più brutta di quell’esperienza: “Quando ti privano della libertà”, dichiara Montovoli. (Aggiornamento di Anna Montesano)

ANDREA MONTOVOLI E IL DIFFICILE DEL PASSATO

“Sono stato in carcere”: Andrea Montovoli ha avuto il coraggio di raccontare una delle pagine più brutte della sua vita al Gf Vip 4. Ovviamente all’amico Paolo Ciavarro, con cui ha creato un legame di ferro. Anche se in realtà ha impiegato un po’ di tempo per riuscire a dire quelle parole esatte. Un po’ come al suo solito, ha preferito far intuire all’amico che cosa gli fosse successo. “Mi è capitata una cosa brutta che non auguro a nessuno”, ha rivelato, “mi sono ritrovato con un fucile a pompa piantato dietro la testa, faccia a terra. Ho visto la vita passare davanti. Appena mi hanno messo le manette ho capito che ero salvo”. Ed è in quel contesto che tra l’altro è iniziata la rinascita di Andrea: in carcere ha conosciuto il teatro. “Qua dentro, pensando, ho voluto tirarlo fuori perché nella vita si sbaglia, gli errori li facciamo tutti. Se posso essere d’esempio…”, ha detto ancora.

ANDREA MONTOVOLI, IL RISCATTO IN TEATRO

All’epoca Montovoli era solo un ragazzino. 13 o 14 anni appena, un giro di brutte amicizie e sulle spalle la perdita del padre, subita poco tempo prima. “Il teatro era uno dei momenti di svago in carcere, che mi ha dato la possibilità di fare quello che faccio ora”, ha aggiunto l’artista di Porretta Terme. È riuscito a riscattarsi alla fine. E lo dimostra la sua presenza nella fiction di successo RIS delitti imperfetti oppure in Notte prima degli esami ’82 diretto da Elisabetta Marchetti. Tutti lavori che alla fine gli hanno permesso di ricevere nel 2014 il Premio Internazionale Vincenzo Crocitti. Aria da duro e da bello e impossibile: Andrea Montovoli, attore e modello, si è fatto conoscere dal pubblico italiano non solo per i lavori in tv e al cinema, ma anche per il suo animo tenero.

LE PAROLE DEL PADRE

Da sempre legatissimo ai nonni, porta ancora le fedi dei due avi come omaggio a tutto l’affetto che gli hanno donato. In particolare nonno Nino, il suo supereroe. “La cosa che amava sempre, ovunque fosse, era mettersi al sole e godersi le piccole cose della vita, perché sono quelle che ti fanno bene”, ha raccontato tempo fa a Silvia Toffanin. Oggi, sabato 7 marzo 2020, Andrea Montovoli ritornerà  Verissimo anche per parlare della sua esperienza in carcere. Una rivelazione mai emersa durante le precedenti esperienze nei reality e nei game show, come in Pechino Express e l’Isola dei Famosi, ma che è venuta fuori proprio grazie alla detenzione forzata nella Casa del Grande Fratello Vip 4. “Mio padre mi diceva sempre ‘Impara a conoscere te stesso’ e anche adesso mi sento più leggero dopo che ho detto questa cosa”, ha confessato, “un mostro che tenevo dentro da 17 anni. Non l’avevo mai tirato fuori, solo con un amico, per scriverlo inizialmente sotto falso nome”.